Dal diario di bordo di Flavia Guardigli 

Dopo aver portato il nostro multiscafo C Cat 38 Bellamossa Cittá di Fiumicino alle Canarie durante le vacanze estive, il 24 novembre è iniziata una delle avventure più emozionanti della nostra vita: la traversata dell’Oceano Atlantico con la partecipazione  all’ARC (Atlantic Rally for Cruisers).

148 imbarcazioni, di cui 45 catamarani dove Bellamossa Cittá di Fiumicino era la più piccola. Questo però non ci ha intimiditi: ogni miglio percorso è stato un tributo alla nostra preparazione, alla solidità dell’imbarcazione e allo spirito del nostro equipaggio.

Le condizioni meteo sono state estremamente variabili, una vera palestra per la tecnica e la resilienza. Dopo una partenza caratterizzata da una noiosa calma piatta, ci siamo scontrati con groppi, temporali e persino notti immerse nel buio totale, senza il conforto della luna. Anche quando finalmente abbiamo agganciato gli alisei vicino a Capo Verde, il vento si è rivelato capriccioso, mettendo a dura prova la nostra capacità di adattamento.

Un groppo particolarmente intenso ha portato alla rottura dello spinnaker, un incidente che avremmo potuto evitare riducendo prima la velatura. Tuttavia, il C Cat 38 si è dimostrato all’altezza della sfida: stabile, sicuro e straordinariamente veloce. Con le sue prue alte, affrontava le onde con eleganza, permettendoci di toccare punte di velocità fino a 18 nodi.

Nonostante le sfide, la traversata si è rivelata un’esperienza indimenticabile. L’equipaggio si è adattato subito alla vita a bordo e ai turni, ma non abbiamo mai rinunciato al piacere di un pasto completo, condiviso attorno al tavolo. I momenti di calma sono stati preziosi: ci siamo dedicati alla cucina, preparando torte, yogurt e ricotta, e sfruttando il pescato fresco – lampughe dai colori cangianti e tonni con la muta metallizzata – per creare piatti che hanno deliziato tutti.

Abbiamo letto libri, fatto ginnastica e ci siamo lasciati incantare dalle albe e dai tramonti, che dipingevano il cielo con colori sempre nuovi. Le notti, ora buie come la pece, ora illuminate da stelle infinite, ci ricordavano la maestosità dell’oceano. Il movimento morbido e potente delle onde ci cullava, ammaliandoci ogni giorno.

Dopo 19 giorni di navigazione, siamo approdati a Saint Lucia con il cuore colmo di serenità. La traversata ci ha regalato qualcosa di più di un semplice traguardo: un’esperienza di vita. Siamo arrivati più riposati e uniti di quando siamo partiti, consapevoli di aver vissuto un’avventura che rimarrà per sempre nei nostri ricordi.

A bordo  Massimo Guardigli, Flavia Proietti, Alessandro Guardigli, Cristiana Monina e Giuseppe Cattani: ognuno con il proprio bagaglio di esperienze, tutti uniti dall’impegno di portare Bellamossa Cittá di Fiumicino fino ai Caraibi, dimostrando che anche una piccola imbarcazione può affrontare in velocità e sicurezza l’oceano.

Questa traversata non è stata solo una sfida tecnica, ma un viaggio di emozioni, legami e scoperta, che ci ha insegnato a vivere l’oceano con rispetto e gratitudine.