“Ci sono temi sensibili sui quali non si può ridurre tutto a una contesa di parte politica, perché in ballo ci sono sensibilità profonde e diritti. In questo caso diritti degli animali”. È quanto dicono con una nota i consiglieri comunali di opposizione.

“Il tema – si legge nella nota – è il bando di affidamento della cura, mantenimento e custodia degli animali senza famiglia del nostro territorio.

Sono certamente apprezzabili le parole di rassicurazione utilizzate dall’assessore Picca e dalla dirigente d’area, ma chi conosce la politica sa che le parole hanno valore quando rispondono al contenuto e alla previsione dei documenti ufficiali.

Sono tantissime le associazioni di volontariato che svolgono la loro azione nelle strutture di prossimità e che hanno manifestato timore per il bando in scadenza il 26 settembre.

L’adesione ‘manifestazione di interesse’ della tipologia di strutture invitate a presentare la loro offerta rimandava al portale Mepa in cui era indicata offerta al ‘massimo ribasso’ e richiedeva il possedimento di requisiti base.

Da quanto apprendiamo dalle associazioni, al momento della candidatura delle strutture interessate, non è stata fatta richiesta di Scheda Tecnica (numero e qualità dei servizi offerti, storico e statistiche sull’operato etc) e prossimità al territorio comunale, non si è fatta menzione delle percentuali di Ponderazione tra prezzo e qualità dell’offerta ma è stato indicato il prezzo (4 euro a cane o gatto) e i requisiti base.

L’ultimo bando del comune di Roma ad esempio, fissava in 7 euro il prezzo e in 10% prezzo e 90% scheda tecnica (qualità del servizio offerto) la ponderazione.

Il bando di Fiumicino fissa il prezzo a 4 euro (meno del precedente che era in vigore da 10 anni) e non ha citato la ponderazione facendo così temere accessi coi soli requisiti minimi.

Le specifiche del bando non sono pubbliche ma visibili solo una volta avuto accesso alla piattaforma Mepa ed è emblematico che anche noi consiglieri di opposizione abbiamo dovuto chiedere informazioni in merito alle associazioni senza aver avuto la possibilità di confrontarci nella commissione preposta.

Abbiamo appreso che la nostra richiesta di sospensione per una rivalutazione dei parametri non è stata accolta e il bando è stato riassegnato alla struttura che già ha prestato servizio in passato in quanto dotata dei requisiti, ma ad un costo ad animale inferiore a quello degli ultimi 10 anni. Per questo abbiamo richiesto via pec e continuiamo a chiedere la convocazione di una commissione ad hoc con tutte le forze politiche.

Un tema così sensibile e che ci tocca tutti da vicino come il benessere degli animali meno fortunati, non può essere appannaggio di parte politica senza confronto e contributo di tutte le rappresentanze della città.

 Come le associazioni che ci hanno scritto, temiamo che il prezzo fissato non sia sufficiente a coprire le esigenze degli animali a standard qualitativi alti, e in ottica del loro benessere e delle loro sorti, chiediamo comunque un confronto nella commissione preposta”.