“La recente inaugurazione da parte del Presidente della Regione Rocca del nuovo reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Grassi di Ostia non può essere considerato un valido investimento, pari a 1,4 milioni di euro, se nel contempo presso la struttura sanitaria si registrano gravissime carenze di personale tra medici, infermieri e operatori socio sanitari”. Ad affermarlo sono i consiglieri comunali del Pd di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca e Paolo Calicchio.

“A tal proposito – fanno notare Ezio Di Genesio Pagliuca e Paolo Calicchio –  a seguito di quanto evidenziato da alcune sigle sindacali, ringraziamo la consigliera regionale Eleonora Mattia per aver presentato in questi giorni una interrogazione scritta al Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Aurigemma, affinché venga fatta chiarezza sulle gravi carenze che l’ospedale registra nella pianta organica aziendale e altresì per ciò che concerne la mancanza di idonei strumenti informatici per gli operatori, costretti, nella maggior parte dei casi a inserire manualmente i dati sanitari, con un dispendio di tempo decisamente poco consono alle emergenze quotidiane del nosocomio. Attendiamo, quindi, dal Presidente Rocca una risposta concreta relativamente all’insostenibile situazione presente nell’ospedale, che con la stagione estiva si trova a dover affrontare emergenze sempre più latenti e drammatiche.

L’interrogazione della consigliera Mattia è fondamentale nell’aver fatto emergere tale angosciante problematica riguardante un ospedale che nell’ambito dell’Asl Roma 3 rappresenta un presidio fondamentale per la salute dei cittadini del X municipio e di Fiumicino, assumendo un ruolo chiave per tutto il quadrante che ruota attorno a detto polo ospedaliero.

È alquanto inutile e propagandistico aprire un nuovo reparto subintensivo, alla cui inaugurazione era presente anche il Sindaco Baccini, se sono assenti infermieri e anestesisti. Tali evidenti carenze si registrano, purtroppo, anche nel nostro Nucleo di Cure Primarie di Via Coni Zugna dove sembrerebbe esserci una sola figura infermieristica costretta a turni lavorativi di 12 ore continuative, senza alcuna pausa. E’ sconcertante pensare che la Regione nel fare proclami non agisca sul piano di programmazione del turn over, dove a seguito dei pensionamenti non state previste nuove assunzioni. In un periodo come questo dove il gran caldo purtroppo acuisce determinate malattie, anche croniche, non si può pensare che il reparto medicina dell’ospedale di Ostia lavori con 6 infermieri per 52 pazienti, oppure la terapia intensiva sia costretta ad operare con soli 10 posti letto, seppur presenti 19, non essendoci personale sanitario per la gestione. Attendiamo delle risposte concrete da parte della Regione Lazio, affinché la salute pubblica sia tutelata e soprattutto rispettata da coloro che sono facili ai proclami ma poco inclini alle azioni”.