“Come al solito Adr, con la stampa al seguito, fantasticano sulla crescita del traffico aereo a Fiumicino e sulle ancora più mirabolanti previsioni di aumento futuro di passeggeri e voli che richiederebbe ampliamenti e nuove piste.
A furia di leggere queste notizie, a noi del Comitato FuoriPista è venuta la voglia di andare a verificare: certo tabelle e grafici sono ostici, ma una volta superata la fatica garantiscono grandi soddisfazioni.
E infatti abbiamo scoperto cose interessanti. Non solo le cose stanno in modo molto diverso da quello propinatoci ma in un certo senso pare addirittura che le cose si mettano meglio per noi cittadini e per l’ambiente di quanto dichiarato.
Nel 2023, infatti, a Roma Fiumicino sono stati registrati complessivamente 40 milioni e mezzo di passeggeri. Quindi, lo sventolato superamento del pre-pandemia è un falso: siamo infatti ancora sotto di un -5,3% sul 2019, quando i passeggeri erano stati più di 43 milioni. Il numero di passeggeri peraltro è un dato abbastanza costante: oggi sono poco più di quanto registrato nel 2015 con 40.233.506.
Il punto eclatante però non riguarda il numero dei passeggeri bensì il numero dei movimenti, cioè il totale dei decolli e atterraggi registrati in un anno. Infatti è questo il parametro che caratterizza la reale capacità di un aeroporto. E qui i dati smentiscono clamorosamente la narrazione ufficiale.
Nel 2023 infatti i movimenti sono stati in totale 266.489. Per trovare un numero di movimenti così basso bisogna tornare indietro di 23 anni, al 1999 quando però a Fiumicino i passeggeri trasportati erano stati 23.606.696 (fonte annuario statistico Enac). In soldoni significa che oggi con lo stesso numero di movimenti si è stati in grado di trasportare quasi 20 milioni di passeggeri in più.
Un risultato veramente notevole!
Abbiamo cercato una verifica ulteriore consultando i dati relativi ad altre serie storiche. L’anno in cui a Fiumicino si è raggiunto il maggior numero di movimenti – ben 340.971! – è stato il 2008, necessario allora per trasportare poco meno di 35 milioni di passeggeri. Da allora, a partire dal 2009 il numero di movimenti è in costante diminuzione, trasportando per converso un numero di passeggeri in costante aumento. Una tendenza ormai ben consolidata, che perdura ormai da 14 anni e che ha a che vedere chiaramente con elementi tecnici quali le dimensioni degli aerei e il grado di riempimento.
In conclusione: registriamo il dato senz’altro positivo – per l’ambiente e per la salute dei cittadini – che occorrono sempre meno aerei per trasportare un maggior numero di passeggeri.
Ma il secondo dato, ancora più importante, è che l’aver operato in passato con movimenti ben superiori agli attuali dimostra inconfutabilmente che l’aeroporto di Fiumicino nella sua configurazione attuale è in grado di soddisfare importanti – eventuali – aumenti del traffico: fino a oltre 80 milioni di p/a secondo il Progetto Alternativo dal Comitato FuoriPista (presentato a Ministero dei trasporti, Regione Lazio, ENAC, Enav, Comune e persino Adr), senza bisogno di costruire raddoppi e nemmeno quarte piste.
Alla luce di questi dati, e senza neppure tener conto degli effetti del drastico ridimensionamento della cosiddetta compagnia di bandiera, risulta ancora più evidente il carattere esclusivamente speculativo dei progetti di espansione, ampliamento e sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino che Adr ed Enac si ostinano a presentare.
A meno che, sotto sotto, ci sia il problema di giustificare in qualche modo il fatto che Adr continua a incassare una tassa di imbarco che era stata aumentata in vista di infrastrutture e nuova pista oggi ormai vietate per legge”.
Comitato FuoriPista