Si è tenuto a Fiumicino il convegno di presentazione del progetto per l’istituzione di una “Nuova Provincia” nel Lazio, denominata “Porta d’Italia”, organizzato dal Presidente del Comitato spontaneo promotore, Agostino Prete. “L’incontro di oggi rappresenta l’inizio di un percorso che abbiamo voluto intraprendere con il comitato per dare voce ad un dialogo che nasca dal basso e si strutturi con il contributo della cittadinanza. Un incontro aperto a tutti senza nessuna appartenenza politica – ha dichiarato Agostino Prete, Presidente del Comitato spontaneo nato a sostegno del progetto “Porta d’Italia”– l’idea di Provincia che abbiamo e’ quella che determina la centralità del cittadino, con una burocrazia più semplice, efficiente e di prossimità. Una provincia che valorizzi e sfrutti le caratteristiche dei territori,” , ha concluso Prete in apertura dei lavori alla presenza del Sindaco, Mario Baccini, del Vice sindaco, Giovanna Onorati, del Presidente del Consiglio comunale, Roberto Severini, del Sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, del presidente della Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, il Professor Enrico Michetti.
“La nuova provincia “Porta d’Italia” è un progetto che parte dal dialogo avviato, già da diversi mesi, tra i sindaci di vari comuni del Lazio con i quali abbiamo discusso delle posizioni socio economiche, strutturali e sanitarie del nostro territorio per fare il punto della situazione e capire se la nostra autonomia fosse un valore aggiunto od un problema. – ha dichiarato il Sindaco Baccini durante il suo intervento – L’autonomia decisionale, di cui vogliamo disporre, non è contro Roma che è la Capitale d’Italia e come tale è impegnata nel suo ruolo non di poco conto: riguarda piuttosto un’ autogestione dei nostri territori, delle risorse di cui disponiamo, secondo quanto previsto dalla normativa. Entro il mese di marzo porteremo l’iniziativa in Consiglio Comunale e procederemo a deliberare l’adesione a questa nuova provincia; successivamente, assieme agli altri comuni che avranno deliberato in maniera analoga, sarà inviato tutto in Parlamento che dovrà decidere, attraverso un’iniziativa legislativa, la costituzione di “Porta D’Italia”. E’ il momento storico giusto per osare ed avviare un progetto ambizioso che ci permetterà di ottenere i servizi minimi che oggi ci sono preclusi, una prefettura, un policlinico, scuole e strade.
Siamo noi i responsabili del futuro e dobbiamo dare alle generazioni che verranno la certezza che non abbiamo amministrato solo l’ordinaria amministrazione, ma siamo stati in grado di guardare avanti e di scommettere sul futuro. Dobbiamo avvicinare i servizi e soddisfare i bisogni delle persone puntando ad un sistema di sussidiarietà e solidarietà orizzontale e verticale . Per noi “Provincia d’Italia non rappresenta una battaglia ideologica ma un passo importante da compiere adesso, per non rischiare di rimanere indietro”, ha concluso il Sindaco.
“Una provincia che ha un carattere fondamentale, l’omogeneità. Una provincia naturale per le sue caratteristiche, con un protagonismo diffuso, la porta naturale d’accesso del Paese”, ha evidenziato Enrico Michetti che ha esposto ai presenti uno studio approfondito da lui condotto, oltre da tecnici e architetti, sulle vocazioni naturali del nostro territorio e sui vantaggi che comporterebbe la nuova provincia.
Fonte: Ufficio Stampa Comune