“Novità importanti sul fronte del porto crocieristico. Le richieste di documentazione integrativa inviate da due importanti ministeri, Beni Culturali e Ambiente, confermano tutte le criticità già segnalate dal Comitato Tavoli del Porto e ne evidenziano di ulteriori”. È quanto si legge in una nota del Comitato Tavoli del Porto.
“L’8 febbraio 2024 – prosegue la nota – il Ministero della Cultura (MIC) ha inviato al Proponente Comune di Fiumicino una richiesta di importanti integrazioni documentali relative al progetto privato del Porto Turistico-Crocieristico di Isola Sacra in corso di Valutazione di Impatto Ambientale, segnalando testualmente: ‘numerosi elementi di criticità della proposta con riferimento agli aspetti di competenza, non risultano essere stati adeguatamente affrontati e risolti nel progetto presentato in valutazione’.
A rincarare la dose ci pensa il Ministero dell’Ambiente (Commissione Tecnica PNRR-PNIEC) che fa richiesta di ulteriore documentazione riguardante altre importanti problematiche su aspetti generali e progettuali, vulnerabilità per rischio di gravi incidenti, dinamica dei sedimenti, cuneo salino, rumore e vibrazioni, vulnerabilità ai cambiamenti climatici, criticità idrogeologiche del sito.
Il Sindaco fino ad oggi ha sostenuto di aver ereditato questo progetto e di essere stato costretto a portarlo avanti non avendo alternative, pur con un sostanziale giudizio positivo su di esso, ma in attesa che le istituzioni preposte esprimessero il loro parere. Oggi arrivano queste richieste, di sostanziale bocciatura della attuale soluzione progettuale da parte di Ministero della Cultura e Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, di importante revisione e integrazione progettuale da parte della commissione tecnica preposta del MASE. Si deve sottolineare che quasi tutte le criticità non risolte che la lettera del MIC evidenzia, erano contenute nelle osservazioni che lo stesso Ministero aveva fatto a dicembre 2019 in occasione della presentazione dello studio di fattibilità Royal Caribbean, che ha avuto quindi oltre 2 anni e mezzo per progettare le soluzioni a queste criticità e inserirle nel suo progetto in corso oggi di Valutazione di Impatto Ambientale.
Ebbene, le soluzioni proposte da Royal Caribbean/ICON non hanno risolto, secondo il MIC, queste criticità. I timori dei cittadini e delle associazioni trovano riscontro, quindi, nelle lettere del MIC e del MASE che rilevano le grandi lacune di un progetto che non definisce soluzioni concrete di mitigazioni di impatto ambientale, riscontri di impatti cumulativi delle grandi opere già esistenti o in progettazione, quale il Porto Commerciale di Fiumicino Nord, né sembra voler tutelare il patrimonio storico e identitario dove si va ad inserire.
Oggi questo importante passaggio chiama il Sindaco di Fiumicino ad una assunzione di responsabilità. Prenda atto, in qualità di Proponente, della impossibilità di realizzare questo progetto a causa dell’enorme e irrisolvibile impatto sul territorio di Isola Sacra e ne chieda l’abbandono per ripensare completamente un intervento di riqualificazione dell’area del Vecchio Faro che ne valorizzi la vocazione originale”.