Simulato attacco intenzionale a una cisterna in rada e incendio a bordo di un’unità veloce che si è introdotta in area vietata.
Nel quadro del piano delle attività esercitative annuali coordinate dalla Direzione Marittima di Civitavecchia, si è svolta stamattina un’esercitazione di security e antincendio nella rada del porto di Fiumicino. Con il coinvolgimento della cisterna Maersk Kaya di bandiera Singapore, in rada in attesa di scaricare carburante avio, si è simulato un attacco da parte di un piccolo mezzo, introdottosi ad alta velocità nell’area interdetta che protegge le due monoboe di IP Industrial. L’attacco ha generato un incendio a bordo dell’unità che si introdotta nell’area interdetta, a bordo della quale era presente una carica esplosiva. L’incendio è stato prontamente estinto grazie al R/re Pantera della società Semarpo, attrezzato per far fronte a tale tipo di emergenza. L’esercitazione si è dunque sviluppata secondo due direttrici: la gestione della minaccia di un atto intenzionale che ha comportato, a cura della Capitaneria di porto, l’innalzamento al livello 2 dell’assetto di security del terminal IP Industrial. Contestualmente la gestione di un incendio a bordo di un mezzo nautico. Questa seconda parte ha anche visto la partecipazione del coordinatore regionale delle attività di soccorso tecnico urgente delegato dal Comando provinciale VVFF di Roma. Attuando il riparto di competenze tra le FF. di P. operanti in mare, le unità del Roan della Gdf di Civitavecchia sono intervenute per arrestare l’attentatore, simulato grazie ad unità e personale della società Fiumicino Harbour Service, che hanno operato quali “figuranti”. La M/v CP 831, unità SAR della Capitaneria di porto, ha poi effettuato il trasbordo dalla motonave di un ustionato affidato alle cure della Cri comitato di Fiumicino, simulato con l’impiego di un manichino, affidato poi alle cure di un team sanitario della Croce Rossa Italiana, – Comitato di Fiumicino, inviato da Ares 118. In banchina, infine, oltre a personale del nucleo nostromi della Capitaneria di porto, hanno partecipato un’unità radiomobile del Commissariato P.S. di Fiumicino, inviata dalla Questura di Roma, del Comando Polizia Locale di Fiumicino e della stessa Gdf – Compagnia di Fiumicino che ha “accolto” e tradotto in cella di sicurezza “l’attentatore” catturato dalla vedetta in mare. Essenziale è stata la fattiva e corale partecipazione delle forze di polizia operanti in mare, con particolare riferimento ai mezzi della Guardia di finanza, per i profili di “sicurezza del mare”, cui compete la risposta operativa al verificarsi di un attacco intenzionale ad una nave o ad un’infrastruttura portuale. Le condizioni del mare (3/4 con onda di circa 1,5/2 mt di altezza) hanno permesso di testare “dal vero” il complesso degli assetti navali cooperanti, ponendo in evidenza le capacità tecniche di comandanti ed equipaggi in condizioni meteo non ottimali.
Fonte: Capitaneria di Porto Roma