Con un intervento sui social il sindaco Montino ha chiarito la sua posizione sul porto turistico crocieristo e sul suo sostegno all’inserimento tra quelle del Giubileo, criticando anche “molti di coloro che in questi mesi si agitano attorno al “no” a qualsiasi intervento su Fiumara Grande non hanno le carte in regola per fare lezioni di ambientalismo e tanto meno di coerenza”. Ecco il testo:
” A proposito della discussione sul porto turistico, che si è tenuta nel Consiglio Comunale di Fiumicino, vorrei ricordare alcune questioni:
1) quando fui eletto nel 2013, la necessità di completare le opere previste, da diversi anni, per la realizzazione del porto stesso era nel programma votato da tutta la maggioranza, compresa Michela Califano che fu, poi, Presidente del Consiglio;
2) nel 2018, quando ho vinto per la seconda volta, lo stesso argomento faceva parte degli accordi programmatici della maggioranza di allora.
Un paio di anni fa, dopo la nomina del nuovo presidente dell’autorità portuale di Civitavecchia voluto da Franceschini, inaspettatamente alcuni esponenti della maggioranza e del PD, compresa Califano, cambiarono radicalmente posizione per cavalcare l’onda della protesta, insieme ad altre compagnie crocieristiche che fanno base a Civitavecchia.
Che si continui a dire che il contesto di Fiumara grande è un’isola ambientalmente felice è ridicolo: basta andarci e vedere coi propri occhi per rendersi conto di cosa parliamo. Ho sempre sostenuto che cogliere l’occasione di un forte investimento per riorganizzare, ristrutturare e ammodernare la città, come ho fatto per 10 anni, rimane l’obiettivo di riferimento. Non a caso, Baccini, vecchio volpone democristiano, lo sta cavalcando anche se poi, in pubblico, recita la commedia di chi, ahilui!, se l’è ritrovato.
Per quanto riguarda la Royal, una delle compagnie più grandi al mondo nel settore crocieristico, non è stata certo scelta dal sottoscritto né, tanto meno, dall’amministrazione comunale da me guidata. Ha semplicemente partecipato a un procedimento giudiziario per fallimento della società concessionaria del porto istruito dal Tribunale fallimentare e, previa offerta pubblica, si è aggiudicata la concessione dell’area.
A proposito, invece, la richiesta di inserimento nelle opere del Giubileo, rimango convinto che sia un’infrastruttura per la quale il grosso delle opere a mare è già stato realizzato, possa essere una grande occasione per risanare e riammodernare l’intera area, fortemente degradata. Un’occasione che non riguarda solo Fiumicino, ma l’intera area Metropolitana.
Per questa ragione, mi sono limitato a fare una semplice richiesta che è stata accolta. Ma la decisione finale spetta al Governo nazionale che ha l’onere di approvare o bocciare la nuova infrastruttura. Molto di coloro che in questi mesi si agitano attorno al “no” a qualsiasi intervento su Fiumara Grande non hanno le carte in regola per fare lezioni di ambientalismo e tanto meno di coerenza rispetto ad una vicenda estremamente chiara fin dall’inizio del mio primo mandato. A meno che non abbiano da pagare cambiali politiche per altre vicende che niente hanno a che fare con il porto e la sua realizzazione”.