Una velocità pazzesca. Una media di 90 nodi con picchi tra i 100 e i 105 nodi, in pratica volare sull’acqua. Maurizio Schepici e Mario Petroni, a bordo del potente “Tommy One” hanno frantumato il record mondiale offshore sulla tratta Messina-Vulcano-Messina, coprendo un percorso di 70 miglia nautiche in 45 minuti e 17 secondi, un record che apparteneva sempre a Tommy One con 51 minuti e 44 secondi stabilito nel 2020.
Grande la soddisfazione del campione Maurizio Schepici per aver compiuto l’impresa sportiva nella città di Messina, a lui molto cara, dove e nato e vissuto fino all’eta di 18 anni. “Non è stato facile conquistare l’obiettivo – commenta – soprattutto nella parte iniziale del percorso verso Acqualadrone e Milazzo dove abbiamo dovuto fronteggiare onde molto lunghe e anomale che non ci hanno permesso di andare ancora più veloci”.
Nel tratto più veloce poco dopo Milazzo il Tommy One ha raggiunto punte di 105 nodi recuperando minuti preziosi, riuscendo a navigare, nonostante ci fosse onda lunga, con una media davvero impressionate.
“Non abbiamo mai mollato – ha evidenziato Mario Petroni – perchè ci tenevano tantissimo a compiere quest’impresa per la quale abbiamo dato tutto. Vogliamo dire grazie anche a chi ci ha fornito tanta assistenza, la Nautica Femminò, il loro supporto è stato preziosissimo, la famiglia Catanzaro per l’assistenza Medico/Sanitario, a tutta la Vita di Nino Fugazzotto dando assistenza alle isole Eolie. Un ringraziamento va al dottor Pietro Franza per l’ospitalità presso Hotel Royal Palace, che ci ha ospitati e coccolati per una settimana, un ringraziamento a tutti i nostri sponsor che ci supportano”.
La cerimonia di premiazione dei piloti, al Marina del Nettuno della famiglia Blandina, alla presenza di esponenti del Comune di Messina in persona del primo cittadino Federico Basile e Assessore allo Sport Massimo Finocchiaro che ha patrocinato l’evento, tantissimi gli ospiti importanti sia dello sport che dello spettacolo presenti alla cerimonia di premiazione.
“Un ringraziamento particolare va a tutta la sezione tecnica della Guardia Costiera di Messina – continuano i piloti – agli Scuba Angel e alla Federazione Italiana Motonautica, insomma ringraziamo di cuore tutta la città di Messina”.