Cosa cura?
La Psicoterapia Cognitiva è una forma di terapia psicologica fondata scientificamente ed efficace nel trattamento della maggior parte dei disturbi psicologici, tra cui depressione maggiore, disturbo di panico, fobia sociale, disturbo d’ansia generalizzato, ipocondria, disturbo ossessivo-compulsivo e psicosi. Possibili segnali di questi disturbi sono attacchi di ansia/panico, che si manifestano nell’evitare alcune situazioni per paura di sentirsi male (ad es. guidare, prendere l’ascensore, stare in luoghi affollati, ecc.), ma anche la preoccupazione continua ed esagerata per tutto e per la propria salute, sentimenti di tristezza, demotivazione, incapacità di gestire e di portare a termine gli impegni, improvvisi sbalzi d’umore e irritabilità.
In cosa consiste?
La Psicoterapia Cognitiva spiega i comportamenti e le reazioni emotive analizzando la relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti: ciò che proviamo e il modo in cui agiamo dipende da cosa pensiamo degli eventi e non dagli eventi di per sé. Secondo la teoria cognitiva, pensare significa interpretare soggettivamente, valutare, farsi un’idea di ciò che accade. È un’attività costante e importante, perché ci permette di non essere sopraffatti dalla grande quantità di stimoli a cui siamo sottoposti ogni giorno. Il modello cognitivo sostiene che ci siano tre livelli di interpretazioni o cognizioni: 1. convinzioni profonde o schemi = tendenze stabili a rappresentare sé stessi, gli altri e le relazioni in un determinati modo. Ad esempio, una persona che ha uno schema di sé del tipo: “Non sono amabile” penserà che nessuno mai potrà amarla e sarà portata ad interpretare la fine di una relazione non come un evento che può capitare a tutti e che di solito è influenzato da più fattori, ma come la prova della propria non amabilità; 2. convinzioni intermedie = sono costituite da opinioni (es. “È umiliante andare all’esame impreparato!”), regole (es. “Devo sempre essere all’altezza della situazione!”) e assunzioni (es. “Se prendo trenta tutti mi stimeranno!”). 3. pensieri automatici = sono le cognizioni più vicine alla consapevolezza conscia e sono rappresentati da piccole frasi o immagini che attraversano la mente della persona prima di affrontare una qualunque situazione (es. “Farò una pessima figura”) o a seguito di un evento (es. “Sono proprio un fallito!”). Secondo il modello cognitivo, le convinzioni profonde influenzano le convinzioni intermedie e quelle intermedie influenzano i pensieri automatici; questi ultimi, infine, interferiscono direttamente sullo stato emotivo della persona. Ad esempio, lo schema: “Sono un incapace” può portare la persona ad avere la convinzione intermedia: “Se non riesco a studiare vuol dire che sono davvero un fallito!” e tale assunzione può far emergere il pensiero automatico: “Sono proprio un fallito!”, responsabile di emozioni di tristezza. Alcune volte le cognizioni di un individuo, ovvero le convinzioni che ha su se stesso, sugli altri o sul mondo, possono essere disfunzionali, cioè possono distorcere la realtà delle cose, attivarsi in modo rigido indipendentemente dai contesti e generare pensieri automatici negativi che producono sofferenza. Ciò che ne consegue è la comparsa di temporanee difficoltà di adattamento, fino all’insorgere di disturbi emotivi e comportamentali più strutturati, che possono investire e mantenersi in uno o più ambiti della vita quotidiana (scuola, lavoro, amicizie, relazioni).
A cosa serve?
Lo scopo della terapia è la risoluzione dei problemi attuali del paziente e l’attenzione del terapeuta è rivolta soprattutto al qui e ora. In modo particolare il terapeuta pone la sua attenzione su ciò che nel presente contribuisce a mantenere la sofferenza, pur considerando gli eventi passati e le esperienze infantili come utili fonti d’informazione circa l’origine, il mantenimento e l’evoluzione dei sintomi. Attraverso un percorso di Psicoterapia Cognitiva la persona impara a prendere consapevolezza del proprio funzionamento mentale, a rivalutare il suo pensiero, a riconoscere distorsioni ed errori logici di valutazione e ad esaminare prove a favore e contro i suoi ragionamenti, allo scopo di interpretare gli eventi ed agire in modo più realistico e adeguato, ridurre i sintomi, affrontare problemi e situazioni prima considerati insuperabili.
A chi rivolgersi?
Dott.ssa Valentina Sajeva
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivista per Disturbi d’Ansia, Disturbi dell’Umore, Difficoltà Relazionali, Disturbi di Personalità, Psicosi.
Via Anco Marzio, 102 (Fiumicino)
Cell. 349.5821919