“Da diversi anni, abbiamo intrapreso un percorso, quello di batterci per poter portare a Fiumicino un ospedale che non copra esclusivamente la fascia di età pediatrica, ma che possa finalmente sopperire alle migliaia di problematiche dei nostri concittadini. Ospedale, vuol dire anche ri-avere finalmente un pronto soccorso sul territorio”.È quanto dice Massimiliano Masia del Polo dei Moderati – Energie per Fiumicino.
“Da cittadini – fa notare Masia – che vogliono vedere un loro diritto rispettato, siamo stufi dello scarica barile che usualmente si scambiano Comune e Regione, siamo stufi di assistere a becere promesse elettorali, dove ci si ricorda di fondi stanziati solo in determinati periodi, siamo stufi di ascoltare ciò che poi usualmente viene disatteso. Puntiamo il dito su chi oggi Amministra la nostra città, che sembra avere le bende sugli occhi e non vede che le difficoltà aumentano, che la carenza di mezzi di soccorso sul territorio è sempre più allarmante, che i nostri sanitari sono costretti a svolgere le loro mansioni in condizioni ormai disarmanti,
Oggi vantiamo una città che supera le 85.000 persone, che nel periodo estivo aumentano almeno del 30%, trasformando il comune di Fiumicino in una vera polveriera (senza contare tutte le persone che transitano presso l’aeroporto).
La Notizia, ‘ormai datata’, che riguarda l’ampliamento del complesso di via Coni Zugna, viene oggi ripresentata, sempre con la realizzazione di un ‘Ospedale di Comunità’. Ma cosa è un Ospedale di Comunità? L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.
In poche parole, l’Ospedale di Comunità altro non è che una struttura residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata. Viene riservato a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio.
Si tratta sicuramente un passo avanti, non né abbiamo dubbi, ma, allo stesso tempo, resta la carenza di un centro di primo soccorso, oltre alla carenza di mezzi di soccorso (ambulanze). Le soluzioni alternative per calmierare la situazione ci sono, basta avere la volontà di portarle avanti”.