CINI: “ADDOLORATI PER LA SCOMPARSA DI PADRE CICCONI, PICCOLO GRANDE UOMO IN GRADO DI COINVOLGERE TUTTI”

Padre Giuseppe Cicconi ci ha lasciati oggi. Il sacerdote, amato e stimato da tutti, ha guidato per tanti anni la parrocchia della Madonnella, a Isola Sacra.

“La scomparsa di padre Cicconi – scrive il sindaco Montino sulla sua pagina Facebook – ci rattrista molto e che colpisce più da vicino la comunità di Isola Sacra a cui era particolarmente legato. Era stato anche missionario in Sud America e poi parroco storico della Madonnella a cui si dedicava senza risparmiarsi, facendosi organizzatore e promotore di grandi eventi che coinvolgevano tutta la comunità. Nell’ultimo periodo si era trasferito all’Episcopio di Porto e ricordo con affetto la sua partecipazione all’inaugurazione della pista ciclabile che passa proprio sotto l’Episcopio. Poi la malattia che lo ha consumato. Alla comunità mancherà la sua capacità di accoglienza e il suo grande entusiasmo”.

“Oltre al grande impegno pastorale di padre Cicconi – dichiara l’assessore all’Ambiente, Roberto Cini – i cittadini di Isola Sacra ricordano in particolare il suo traino e la sua dedizione per la realizzazione della festa patronale in onore della Madonna Madre della Divina Provvidenza e del grano nella prima settimana di settembre. Con lui, insieme a tanti altri amici, abbiamo condiviso per oltre 15 anni la preparazione della festa che coinvolgeva, tra manifestazioni religiose e ludiche, ogni singolo abitante di Isola Sacra, dai più piccoli ai più anziani”.

“Durante la festa, interamente autofinanziata per decine di milioni di lire – ricorda l’assessore – con raccolta casa per casa e sponsorizzazioni, siamo arrivati ad organizzare 12 tornei di calcetto, tornei di briscola con circa 200 coppie partecipanti, processione ‘motorizzata’, oltre a quella tradizionale a piedi, con la partecipazione di oltre 30 carri agricoli attrezzati, il cicloraduno con oltre 700 iscritti, la festa per gli anziani, le cacce al tesoro sul tutto il territorio comunale con decine di ragazze e ragazze. Tutto questo si aggiungeva ai ai tradizionali giochi caratteristici delle sagre: palo della cuccagna, rottura delle pignatte, corsa nei sacchi, palo dell’equilibrio precario, tiro alla fune, pesca di beneficenza, insieme a tante altre iniziative. Insomma, un evento che aveva risonanza ben oltre la località. A consuntivo poi, ogni anno, si riusciva a mantenere le risorse per realizzare opere strutturali della Parrocchia. Tutto questo grazie soprattutto a lui Giuseppe, un piccolo grande uomo, un grande sacerdote che teneva aperte sino a notte inoltrata le porte della Chiesa e che sapeva coinvolgere tutti, compreso me che non ero un assiduo praticante, con la sua Fede la sua gentilezza e la sua grande attenzione in particolare per le persone più in difficoltà e malate”.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Fiumicino