Nella giornata di ieri l’IIS Paolo Baffi di viale di Porto a Maccarese ha ospitato per la prima volta alcuni studenti dell’IIS Leonardo da Vinci. Otto classi più una nona riservata ai professori, sistemate in tempi record. Una soluzione tampone trovata in extremis tra tutte le istituzioni, Istituto Paolo Baffi, Istituto Da Vinci, Città Metropolitana e Comune di Fiumicino, per evitare a tutti i ragazzi di continuare con i doppi turni, partiti all’inizio delle lezioni già a settembre.
Ieri, durante la prima giornata da ospiti al Baffi, c’è stata qualche frizione tra gli studenti dei due Istituti, nonostante l’azione preventiva fatta dalle dirigenti per fare in modo che l’incontro avvenisse nel migliore dei modi. Secondo le prime ricostruzioni alcuni ragazzi del Baffi avrebbero insultato dei loro coetanei del Da Vinci. Sarebbe volata qualche parola di troppo e uno studente avrebbe sputato contro un altro. Individuato, è stato sanzionato dai docenti. Poi ci sono stati i problemi legati al trasporto pubblico, ancora non in linea con entrata e uscita dei nuovi ospiti del Baffi, più i problemi legati alla sicurezza all’esterno, non ci sono ancora parcheggi e marciapiedi per accogliere centinaia di nuovi arrivi.
Tutti argomenti che hanno spinto questa mattina, gli studenti dell’IIS Leonardo da Vinci, ospitati al Baffi, accompagnati dai loro genitori, a protestare davanti alla sede centrale e a chiedere un incontro con la dirigente scolastica che ha accolto l’appello. In attesa di comunicazioni e precisazioni, pubblichiamo il comunicato che ci hanno inviato gli studenti:
Il comunicato degli studenti del “Leonardo da Vinci” trasferiti
No, non ci sta bene!
Questo è ciò che pensiamo rispetto la condizione che stiamo vivendo come studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci”. Tutti noi pensavamo che avremmo concluso gli studi nella scuola dove ci eravamo iscritti, invece così non è stato.
All’inizio di questo anno scolastico abbiamo scoperto che, visto che la nostra scuola era insufficiente ad ospitare tutti gli studenti iscritti, sarebbero iniziati dei doppi turni e poi, pochi giorni fa, è arrivata la notizia che nella giornata del 2 novembre 2022 otto classi sarebbero state trasferite nel vecchio plesso scolastico dell’Istituto Paolo Baffi a viale di Porto.
Si sapeva da anni che la nostra scuola era insufficiente ad accogliere nuovi studenti, ma non ci spieghiamo per quali motivi le Istituzioni competenti non abbiamo posto rimedio a questa situazione, prevenendo questa situazione e magari anche mettendo in cantiere la costruzione di una nuova scuola. In breve, questo è ciò che abbiamo trovato nel primo giorno:
- Comportamenti incivili e irrispettosi, ai limiti del bullismo, fatti di parolacce, sputi e insulti verso di noi tutti, ma soprattutto verso le ragazze, da parte degli studenti del Baffi con il silenzio dei loro professori;
- Scarsa sicurezza delle aule, ad esempio con la distribuzione di banchi che rendono pericolose le postazioni vicino alle finestre.
- Interruzione della didattica in molte materie causata dall’assenza di molti professori impossibilitati a raggiungere, per vari motivi, il plesso di viale di Porto. Addirittura, si parla di professori che dopo anni lasceranno le classi definitivamente.
- Trasporti insufficienti per chi arriva da Passoscuro, Ladispoli, Parco Leonardo e assolutamente precari per chi deve rientrare a Fiumicino. Gli studenti hanno aspettato per un’ora e mezza che passasse un autobus non già al completo.
Chiediamo un immediato incontro con la nostra Dirigente Scolastica per affrontare e trovare con lei soluzioni alternative.
Il comunicato dell’assessore ai Trasporti e alla Scuola del Comune di Fiumicino Paolo Calicchio
Com’è noto, da ieri le ragazze e i ragazzi dell’istituto Da Vinci hanno potuto seguire le lezioni secondo il normale orario nelle aule messe a disposizione dalla preside del Baffi, prof.ssa Bernard, nello stabile di Viale di Porto.
Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni riguardo a dei problemi che si sono verificati soprattutto alla fine delle lezioni. Ricordo che il servizio era stato adeguato ai doppi turni in vigore fino a venerdì scorso. La lettera della prof.ssa Gargiulo con i numeri totali degli studenti della nuova sede è giunta solo nel pomeriggio di giovedì 27 ottobre. Numeri che, comunque, i nostri uffici hanno tempestivamente comunicato a Trotta il giorno successivo insieme alla relativa richiesta di adeguamento del servizio.
I tempi molto ristretti, per di più inframmezzati da giorni festivi, non hanno consentito di riorganizzare il servizio nel modo migliore possibile in tempo. Ho già predisposto una verifica accurata circa il numero di studenti che realmente hanno necessità di usufruire del TPL per garantire un servizio migliore nel minor tempo possibile.
In ogni caso, d’accordo con la presidente Barbara Bonanni, la questione sarà oggetto di esame durante la seduta della Commissione Trasporti prevista per oggi durante la quale sarà mia premura illustrare i dettagli della questione a tutti i componenti della Commissione.
Il comunicato di Federica Poggio e Vincenzo D’Intino, consiglieri comunali Fiumicino
Il disagio che stanno vivendo in questi giorni gli studenti degli istituti superiori del nord del Comune è agghiacciante. Sono 10 anni che ascoltiamo annunci del Comune di Fiumicino e della Città Metropolitana. Il risultato però è sotto gli occhi di tutti: ragazzi costretti a fare doppi turni o studiare in classi in miniatura e istituti che devono dividersi le poche aule a disposizione con disagi a non finire. Oggi siamo arrivati al paradosso di una protesta degli stessi studenti per far emergere questa situazione surreale. Non bastasse il pressapochismo con il quale sono state organizzate le linee del trasporto pubblico: sempre strapiene con interminabili odissee per tornare a casa. In questi giorni ho ricevuto decine di chiamate. Genitori imbufaliti perché i loro figli sono costretti ad attendere in strada, lungo viale di Porto, che altri studenti entri in classe. Con grave pericolo per la loro incolumità. O la situazione in Viale Reggiani a Maccarese: le classi sono talmente strette da dover giocare a tetris, con banchi e cattedre appiccicate. Si parla tanto di diritto allo studio, di “giovani che saranno il nostro futuro” e questo è quello che offriamo loro.