I produttori di carote stanno morganando i campi, vale a dire distruggono con i trattori quintali di prodotto perché il prezzo a cui potrebbero venderlo è talmente basso da non coprire neanche in parte i costi di produzione.
“Stiamo parlando di appena 0.10 centesimi al chilo riconosciuto ai produttori quando il consumatore spende almeno un euro per comprare la stessa quantità di carote – dichiara l’assessora alle Attività produttive Erica Antonelli – E questo senza addentrarci nel tema della qualità. Una cosa scandalosa che mette in ginocchio la nostra agricoltura soggetta a un mercato che tende a sopraffare i piccoli e medi produttori”.
“Ma il problema non riguarda solo le carote – prosegue – Penso al latte, per il quale è stato alzato il prezzo a 0.48 centesimi al litro che ancora non bastano a coprire i costi di produzione. Penso al caro-carburante che sta colpendo pesantemente l’agricoltura, ma anche la pesca locale. Agli agricoltori e ai pescatori viene chiesto uno sforzo sempre maggiore per garantire un’alta qualità del prodotto, anche a beneficio di chi poi lo consuma, ma a questo sforzo non ne corrisponde uno altrettanto forte per permettere alle aziende, specie quelle medio-piccole, di sopravvivere”.
“Le associazioni di categoria, le aziende, le amministrazioni locali fanno davvero molto per promuovere i prodotti di qualità – conclude – Tutto questo, però, rischia di infrangersi contro il muro di un mercato che non guarda in faccia nessuno e con una situazione geopolitica internazionale che peggiora le cose. Serve un intervento deciso del governo per salvaguardare i nostri prodotti, le nostre aziende e i migliaia di posti di lavoro che queste garantiscono”.
“La situazione è allarmante e ci chiama tutti in causa – aggiunge il presidente della Commissione Attività Produttive, Fabio Zorzi – Convocherò una commissione su questo tema, invitando le associazioni di categoria e i produttori per decidere insieme le azioni da intraprendere”.