“Quello che sta accadendo a Fiumicino è tanto paradossale quanto ormai di routine: usare i soldi pubblici per scopi politici di parte. Paradossale perché non dovrebbe essere concesso presentare come di una parte, con esponenti di parte, opere che riguardano la collettività; di routine perché purtroppo questo modo di fare, prima tra tutti la mortificazione della funzione del Consiglio comunale, sono pane quotidiano per come il centrosinistra ha deciso di governare questa città. Altro che la casa di tutti, altro che palazzo di vetro…”. A parlare è Alessio Coronas, capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Fiumicino.
“L’annuncio della candidatura di Di Genesio Pagliuca – prosegue Coronas – ad un anno dalle elezioni ha di fatto aperto la corsa al voto. Peccato che il sistema adottato sia quello di presenziare ad ogni tipo di manifestazione o apertura cantiere, anche quelli non finanziati dal Comune, per fare propaganda e intestarsi tutto il possibile. Il fatto che ci sia una strategia lo dimostra sia l’esclusione a priori della minoranza da questi eventi, sia l’invito chirurgico di figure istituzionali fuori del Comune ma legate ad esso, che vedono rappresentato sempre il centrosinistra, oscurando personaggi importanti di altra area.
È un modo di fare politicamente sconveniente, perché si tende a fare campagna elettorale con i soldi dei cittadini, di tutti i cittadini, anche di coloro che non hanno votato e non voteranno mai il centrosinistra. E’ irrispettoso della popolazione e delle minoranze, ma non è una novità. Il concetto di democrazia di questa maggioranza lo abbiamo visto negli anni, e con noi lo hanno visto i residenti. La partecipazione è relegata a slogan, nella realtà esiste un’evidente dittocrazia, dove a parole tutti hanno pari dignità, ma nei fatti non solo non è concesso parlare ma spesso non è concesso nemmeno sapere.
Tutto si decide nelle segrete stanze, e l’uscita al pubblico diventa un momento di propaganda monocolore. Aspettiamoci di vedere questo brutto film, per un anno intero, ma la gente non è stupida. Sa capire prima di tutto ‘chi fa cosa’; e intestarsi opere di altri enti pubblici, senza coinvolgere le minoranze, diventerà un boomerang. Usare i soldi di tutti per la campagna elettorale di una parte è riprovevole, e va denunciato”.