“L’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della Donna, porta ogni anno con sé qualcosa di nuovo. Spesso, purtroppo, qualcosa di cui non andare fieri. Quest’anno la guerra in Ucraina, col suo carico di vittime e di profughe, funesta questa giornata e la rende, ancora di più, un momento in cui è necessario fermarsi a riflettere sul costo che le donne pagano, sempre e per prime”. È quanto dice l’assessora alle Pari Opportunità Anna Maria Anselmi.
“Dedichiamo questa giornata – sottolinea Anna Maria Anselmi – alle donne che ovunque nel mondo costruiscono pace e non guerre. E soprattutto alle donne ucraine e alle loro famiglie per la tragedia che stanno vivendo, alle donne russe che si oppongono ad un regime che subiscono e che non hanno voluto. Per l’ennesima volta, non possiamo parlare di progresso: una società che punta al progresso è una società senza conflitti e che fa della parità di genere e dell’uguaglianza una guida su cui pensare tutte le sue azioni. Non bastano le parole un giorno l’anno. Secondo le stime ufficiali, serviranno 136 anni prima di arrivare ad una reale condizione di parità: un termine lontano da noi, dalle nostre figlie e, forse, anche dalle nostre nipoti. Abbiamo il dovere di accelerare questo processo perché un mondo migliore è possibile e dipende da ognuno di noi. Per questo prendiamoci la libertà di scegliere, di tornare a sorridere, il diritto alla felicità perché “donna” non sia mai più sinonimo di subalternità e di discriminazione. Io, questa amministrazione, continueremo a lavorarci e a crederci per tutte e per ognuna di noi”.
Fonte: Ufficio stampa Comune di Fiumicino