“Dopo tante denunce, nessun intervento: alcuni tratti di banchina del porto-canale di Fiumicino ancora non sono stati messi in sicurezza. È assurdo che l’Autorità di Sistema Portuale, o a chi spetta il controllo, non siano intervenuti”. È quanto dice Mario Baccini, coordinatore del centrodestra e delle liste civiche di Fiumicino.
“La nostra città – sottolinea Baccini – vive e si sviluppa intorno alla grande e piccola pesca, ed è nostro dovere tutelare l’azione degli operatori del settore. Invece, alcuni punti della banchina sono delle vere e proprie trappole: buche sul ciglio, scalette senza ringhiere, ferri sollevati sopra i moli. Una situazione pericolosa ed insostenibile. Perché non investire una parte delle risorse che provengono dalle concessioni demaniali e dalle piattaforme petrolifere, per restituire decoro alle nostre strutture portuali?
Tante sono, infatti, le criticità affrontate dai pescatori, tra cui il dragaggio, che da alcuni anni viene sostituito con una sorta di livellamento: un’operazione che provoca continui danni agli scafi a causa del basso fondale. Non c’è acqua per pulire le reti: servirebbero almeno 5 o 6 punti di erogazione per curare il decoro e l’igiene. Senza tralasciare la costruzione della nuova darsena della pesca che sembra ancora ferma alla conferenza sulla viabilità.
Siamo stanchi della politica della ‘posa della prima pietra’ che va ormai avanti da anni. È ora di prendere provvedimenti decisivi”.