“Se tutte le beffe si sintetizzassero nel passare da un luogo degradato e inutilizzabile ad un luogo moderno ed efficiente da restituire alla città e soprattutto ai tantissimi giovani che la vivono come il rinnovato Palafersini, siamo fieri di produrre beffe e progettarne altrettante”. Lo dichiarano la presidente della Commissione Lavori Pubblici, Paola Meloni, e il presidente della Commissione Sport, Ciro Sannino.
“La verità è che in 10 anni di amministrazione di centro destra non solo non è stato promosso nessun progetto di riqualificazione del Palafersini – proseguono -, ma si è continuato a far sì che tantissimi, loro per primi, ne fruissero in totale assenza delle norme di sicurezza necessarie”.
“Ora che la realizzazione è una cosa concreta e che i fondi del Pnrr hanno permesso di eseguire un lavoro molto più articolato che non si limita solo al totale rifacimento di impianti e alla messa in sicurezza, ma prevede un ammodernamento e ampliamento tanto da renderlo utilizzabile in categorie di rilievo nazionale alle quali prima non era possibile avere accesso – aggiungono Meloni e Sannino -, parlano di beffa senza neppure documentarsi sulle ragioni che impediscono di realizzare un’opera ancora più grande”.
“Dovrebbero aver chiaro che non si tratta di una costruzione ex novo, ma di una riqualificazione e messa a norma di quella esistente, partendo dunque da basi già date – sottolineano i due presidenti -. Lo spazio in più è stato inserito nel progetto per rendere il Palafersini idoneo a categorie superiori di quelle ospitabili in precedenza e nelle fasi di realizzazione sarà possibile verificare anche l’ipotesi di apportare alcune variazioni che dovessero rivelarsi migliorative”.
“Le polemiche fini a se stesse su quanto l’amministrazione Montino sta realizzando in questi anni – concludono – e la totale assenza di proposte proprie o di visione della città, testimoniano la difficoltà dell’opposizione nel ritagliarsi uno spazio proprio e una propria identità propositiva e progettuale. Il loro impegno totalmente orientato ad un’overdose inarrestabile di comunicati stampa e proposte tardive o che ricalcano quanto già pianificato e spesso già deliberato dall’amministrazione, è nient’altro che il termometro della validità e bontà del nostro operato”.