“Facendo seguito agli accorati appelli rivolti sin dallo scorso anno scolastico ed in ultimo il giorno 24 cm , mi permetto di ribadire le esigenze strutturali dell’Istituzione che dirigo”. Inizia così la lettera della professoressa Daniela Gargiulo, dirigente scolastica dell’IIS Da Vinci di Maccarese indirizzata al Vicesindaco della Città Metropolitana, ai Consiglieri di Città Metropolitana e per conoscenza al Sindaco di Fiumicino, al Vescovo di S. Rufina, al Presidente del Consiglio d’Istituto ed ai suoi componenti, alla dottoressa Macarone, all’ingegnere Dello Vicario e alla comunità scolastica.
“Il Leonardo da Vinci di Maccarese – si legge nella lettera – propone un’offerta formativa di qualità come riconosciuto dal territorio e dall’utenza tutta, che riconferma la scelta e la volontà di trovare accoglimento nelle nostre classi, esprimendo ogni anno numeri sempre crescenti di iscrizioni.
Il Piano triennale dell’offerta formativa approvato per la prossima triennalità prevede un’articolazione in cinque indirizzi, di cui quattro liceali ed un Tecnico Agrario.
Da quest’anno, oltre alla curvatura Cambridge per una sezione del Liceo Scientifico e del Liceo Linguistico, il L. Da Vinci ha approvato una curvatura per il metodo Orberg per l’insegnamento delle lingue classiche per una sezione di linguistico e una curvatura biomedica per il triennio del Liceo Classico e del Liceo Scientifico, configurandosi quindi come una scuola d’eccellenza, un punto di orgoglio per il territorio.
Il L. Da Vinci è distribuito, sino ad oggi, su cinque plessi, uno dei quali è quello ubicato presso la Parrocchia di S. Paola in Fiumicino, dove sono allocate dieci aule. Allo stato dei fatti, con il mancato rinnovo, ad ora, del contratto in essere, questa ultima sede non sarà più nella nostra disponibilità.
Chiedo allora una collaborazione ed una presa in carico del problema, già da inizio anno rappresentato, con la promozione da parte mia di tavoli interistituzionali, concretizzatisi da ultimo in un incontro tenutosi on line il 21 dicembre u.s., al quale hanno preso parte la Dott.ssa Corsi per USR Lazio, la Dott.ssa Macarone per Città Metropolitana, insieme all’ing. Dello Vicario, la sottoscritta e il RSPP del mio Istituto, l’arc. Sansone.
In quella seduta si è avuta ulteriore conferma di non poter accogliere domande di iscrizione se non quelle per le quali si hanno spazi disponibili, come da normativa.
Ho pertanto condiviso la problematica con il Consiglio d’Istituto, organo preposto all’organizzazione della Scuola, e con la rappresentanza di tutte le componenti della comunità educante che lo compongono, si è assunta, nella giornata di lunedì 24 gennaio 2022, la delibera n. 160, in base alla quale si è inteso tutelare il diritto delle famiglie e dei ragazzi più piccoli, già chiamati ad affrontare, in uscita dal primo ciclo di studi, la difficile scelta dell’indirizzo da seguire, a poter vedere accolta la richiesta di iscrizione inoltrata, a frequentare la scuola scelta, del proprio Comune, senza pendolarismi quotidiani e reindirizzamenti ad altri corsi o scuole.
A tale scopo, la delibera stabilisce il rientro, per ogni alunno di almeno uno, massimo due pomeriggi a settimana con l’apertura della struttura scolastica, se necessario, anche di sabato: in questo modo, facendo comunque salva la permanenza di tutte le classi già in essere, entro i limiti e le condizioni sopra elencate, sarà possibile accogliere le nuove iscrizioni per il prossimo anno scolastico.
Tale soluzione, che rappresenta una scelta di responsabilità, inclusione e solidarietà per la quale ringrazio ancora il Consiglio d’Istituto, i docenti ed il personale tutto, non può che configurarsi come una extrema ratio, deliberata in tempo entro la chiusura della piattaforma delle iscrizioni, ma alla quale ci auguriamo le Amministrazioni non ci facciano ricorrere.
Ecco allora che, con la presente, sono a richiedere, ancora una volta, una risposta concreta e un impegno formale per definire insieme una risposta strutturale per le famiglie ed i genitori del nostro territorio.
Sono quindi a chiedere la concessione non solo di tredici aule, tante sono quelle per le quali invierò al Ministero richiesta di organico, alla luce di numeri di richieste pervenute ad ora, ancora non definitivi, ma in aumento; ma anche di una sala docenti, perché possano essere accolti con dignità i docenti che scelgono di dedicare la loro attività professionale alla missione educativa rivolta ai nostri giovani, un’aula laboratorio, un’aula covid, che consenta di isolare in sicurezza alunni che possano manifestare sintomi nel corso della mattinata, un’aula dove gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento di Religione cattolica possano fruire di attività alternative, una palestra o comunque un luogo, anche all’aperto dove condurre attività motoria.
Tale esigenza rappresenta, ovviamente, solo una soluzione tampone, che ci aiuti ad uscire dall’emergenza e ci traghetti verso una definizione organica e strutturata.
Da due anni ormai, anche nella sede centrale, la nostra aula Magna, fondamentale teatro per conferenze, convegni condotti con le più prestigiose personalità che ci onorano e collaborano per la realizzazione delle nostre progettualità, è stata divisa per essere adibita ad aule ed accogliere classi; così come i nostri laboratori informatici, così come la nostra biblioteca, così come la nostra sala professori.
Anche le tre aule concesse da Città Metropolitana grazie anche alla disponibilità del Comune di Fiumicino presso via Reggiani, si rivelano troppo piccole per accogliere classi sempre più numerose, alla luce della legge sul dimensionamento scolastico e del ridotto tasso di ripetenza, fortemente calato negli ultimi due anni.
Lo stesso plesso di Viale Maria, che ospita l’indirizzo Tecnico Agrario, necessita urgentemente di manutenzione, rifacimento o messa in sicurezza dei tetti, dei camminamenti esterni, della palestra interna, per la quale più e più volte sono state segnalate infiltrazioni e perdite dal soffitto.
Allo stesso modo, per la sicurezza ed il recupero di spazi utilizzati in maniera non funzionale, si è fatta richiesta di autorizzazione al trasferimento del laboratorio di trasformazione da via Reggiani a Viale Maria, dove ormai è concentrato tutto il nostro indirizzo Agrario, così come si è chiesta l’apertura di porte d’emergenza nella parte più storica di viale Maria, cd. ‘casetta’, onde consentire di adibire ad aula l’ambiente lì contenuto.
Sempre per la sicurezza, si è fatta richiesta di aprire due sportelli per i due ambienti al piano terra del plesso centrale dedicati alla segreteria, onde poter limitare l’accesso degli utenti, in vista anche delle normative Covid.
Sono quindi a rivolgere un ennesimo invito accorato alla collaborazione, mi rendo disponibile come sempre a partecipare, insieme al mio RSPP, a qualsiasi sopralluogo per la valutazione di qualsiasi spazio le SS.VV possano individuare, ed ancora mi propongo come promotrice attiva di interazione istituzionale, affinchè possiamo dare ai nostri ragazzi una risposta concreta, che testimoni quanto ci siano a cuore, quanto davvero ci interessi la loro crescita, l’accompagnarli nel loro personale percorso di definizione delle loro personalità e individualità”.