È stato inaugurato questa mattina in Piazzale Molinari (ex Mediterraneo) a Fiumicino il nuovo hub per tamponi dedicati alle scuole gestito dalla Misericordia di Fiumicino, in collaborazione con Asl Roma 3 e Comune di Fiumicino.
All’evento erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, la direttrice della Asl Rm 3 Francesca Milito, il presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Domenico Giani, la governatrice della Misericordia di Fiumicino Elisabetta Cortani. Erano presenti anche consiglieri di maggioranza e opposizione, il Direttore Sanitario dello Spallanzani, il professor Francesco Vaia, i consiglieri regionali Michela Califano ed Emiliano Minnucci e il vicario del Vescovo Alberto Mazzola che ha partecipato al taglio del nastro benedicendo i presenti e la struttura. Infine, con una lettera, Papa Francesco ha fatto pervenire ai responsabili ed operatori della Misericordie di Fiumicino la sua benedizione apostolica ed il suo saluto.
“Questa struttura l’abbiamo voluta insieme a Regione e Asl, ma se è stata realizzata è grazie al lavoro e allo sforzo delle volontarie e dei volontari della Misericordia di Fiumicino – ha dichiarato il sindaco Montino -. Come Amministrazione, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di dare il nostro contributo nel combattere e prevenire la diffusione del covid, ma senza la determinazione della Regione e dell’Assessorato alla Sanità, non saremmo una Regione all’altezza del compito”.
“Purtroppo in questi giorni c’è una ripresa forte dei contagi – ha proseguito -: oggi nel nostro territorio abbiamo raggiunto i 1029 contagi quando nel periodo più caldo, un anno e mezzo fa, eravamo a 350. L’età media è di 36 anni, ma quando abbiamo iniziato a fare i tamponi per i bambini delle scuole, abbiamo visto che la percentuale di positivi tra i bambini è la metà rispetto a quella che si riscontra tra gli adulti. Questo significa che il problema non è la scuola, o comunque non è il problema principale. Il dato maggiore è tra gli adulti. Significa che ognuno di noi deve essere responsabile delle proprie azioni, del comportamento che adotta. O tutti facciamo uno sforzo per avere un comportamento rigoroso, o altrimenti diventa davvero difficile. Le strutture sono fondamentali e questa è meravigliosa, nata nel giro di pochissimo tempo, ma le strutture da sole non bastano”. “Voglio ringraziare la direttrice della Asl Rm3 e tutto il personale, perché se non facciamo un lavoro che coinvolge più istituzioni non raggiungiamo alcun risultato – ha concluso -. I risultati arrivano con la collaborazione di tutte le istituzioni”.
“Qui si farà un grande lavoro di diagnosi e prevenzione – ha dichiarato il presidente nazionale delle Misericordie, Domenico Giani -: in questo momento storico siamo chiamati a lavorare tutti insieme. La Misericordia lavora a stretto contatto con l’amministrazione comunale e i nostri volontari sono presenti continuamente in tanti luoghi. Quest’estate, hanno battuto il territorio anche con il camper per le vaccinazioni raggiungendo persone che altrimenti non avrebbero potuto avere questo beneficio per la persona e per la comunità intera”. “Ringrazio i ragazzi dell’esercito – ha aggiunto Giani – che sono qui insieme al personale della Asl per svolgere un lavoro necessario. Il volontariato è come un esercito fatto di persone che si mettono al servizio degli altri. Nel Lazio siamo presenti e saremo sempre più uniti con le istituzioni per il bene degli altri”.
“Ci stiamo integrando sempre di più – ha sottolineato la direttrice della Asl RM3 Dott.ssa Milito -: istituzioni, aziende sanitarie, mondo del volontariato, esercito per dare una risposta unitaria. Uniti si vince non è uno slogan: è la verità. Il personale sanitario è molto sotto pressione, ma il senso di squadra e di appartenenza insieme alla volontà di portare a casa un risultato di salute pubblica caratterizza i cammini di tutti noi”.
“Ringrazio il sindaco, i volontari della Misericordia, la polizia municipale, la Capitaneria di porto, l’esercito – ha dichiarato l’assessore D’Amato -. E’ una fase importante in cui dobbiamo avere prudenza, vaccini e tracciamento come linea di condotta. Il ministro degli Esteri tedesco, in visita da noi, ha lodato il modello della nostra Regione nel contrasto alla pandemia: ci ha fatto molto piacere e ci fa onore. Ora dobbiamo correre con le terze dosi. Ieri abbiamo raggiunto il record delle vaccinazioni, oltre 71.000, e siamo a 11,6 milioni di dosi e 2,6 milioni di terze dosi”.
“Dobbiamo arrivare, a metà Febbraio, con 4,6 milioni di terze dosi cioè tutti coloro che hanno già fatto la seconda – ha sottolineato -. E’ molto importante perché la correlazione tra il booster e il fattore di rischio è molto rilevante. I dati ci dicono che se non avessimo fatto la campagna vaccinale che abbiamo condotto, la situazione sarebbe molto, molto più seria”. Questo è un virus che muta e purtroppo l’attuale mutazione ha un tasso di replicazione molto superiore a quelle precedenti, quasi come il morbillo – ha spiegato D’Amato -. Questo comporta un gran numero di casi e comporta che chi non si vaccina finisce in terapia intensiva: il 70% dei posti in terapia intensiva sono occupati da persone non vaccinate. Si tratta di persone dai 50 anni in su che non si sono ancora vaccinate e mettono a rischio la propria salute e quella dei propri cari. L’invito è ancora a vaccinarsi per chi non l’avesse fatto e a completare il percorso con le dosi di richiamo”.
“Accanto a questo c’è il tracciamento – ha concluso -: ecco l’importanza di questo luogo che sarà a disposizione soprattutto delle scuole per dare tranquillità e sicurezza alle famiglie. Il 29 gennaio saranno 2 anni che siamo dentro questa guerra. Io la chiamo una guerra perché il covid ha fatto più morti dei civili deceduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 29 gennaio di due anni fa Roma fu la prima città d’Europa ad avere a che fare con il Covid, con la famosa coppia di coniugi cinesi. Questo ci ha permesso di allertare il sistema subito. Ora i nostri tecnici ci dicono che probabilmente a fine gennaio avremo il picco e potremo guardare ai mesi successivi con un po’ di fiducia, ma sarà importante il lavoro che qui sarà svolto”.