Si è concluso formalmente il progetto Agricolendi, con l’erogazione dell’ultima giornata di formazione gratuita dedicata all’agricoltura di precisione ‘per tutti. Tre giornate per scoprire produzioni d’eccellenza del litorale, ma anche approfondire i temi dell’agricoltura moderna e alcune delle tecnologie a essa applicate, sostenute da Arsial – Regione Lazio, proposte e pensate da Fondazione Catalano, da sempre attiva per la valorizzazione del territorio attraverso studio, modernità, rispetto della natura.
Importante anche la partecipazione dell’I.I.S. Paolo Baffi, istituto tecnico professionale del territorio, che ha permesso di veicolare i messaggi condivisi anche a un pubblico di giovanissimi. Le ragazze e i ragazzi del Baffi sono stati infatti attivi durante la giornata di visita presso l’azienda agricola Biolà supportando l’accoglienza di giornalisti e intervenuti, soprattutto nell’attuazione delle misure di prevenzione Covid-19.
Nella giornata dedicata al miele e alle api, sono stati invece parte della platea che ha incontrato il produttore Marco Papi. Le ragazze e i ragazzi, futuri cuochi e chef di domani, dopo aver appreso le nozioni fondamentali per la degustazione e l’analisi sensoriale del miele e riconoscerne le contraffazioni, grazie al giovane chef del Parco Avventura, che ha maturato esperienza di cucina anche all’estero, hanno potuto confrontarsi con un menù di assaggi a base di materie prime regionali che, dal contorno al dolce, passando per le carni, presentavano la presenza di miele nelle lavorazioni.
Impegno e attenzione all’ambiente ed al territorio e diffusione di buone pratiche in agricoltura, rispettose delle tradizioni ma con un occhio alla modernità, anche alla base del percorso del birrificio agricolo Podere 676, in via Antonio Casetti, 30 a Testa di Lepre. Già nel nome il richiamo al numero di assegnazione del podere agricolo al nonno degli imprenditori, così come il logo, col cinghiale che ricorda quello dell’Ente che gli lo assegnò. Invito aperto dal birrificio per tornare a trovarli in estate, quando la piantagione di luppolo di circa mezzo ettaro, tra le poche in Italia, raggiunge la scenografica altezza di 6 metri.
Soddisfazione per quanto si è messo ‘in campo in questi giorni è stata espressa da tutti gli attori coinvolti, che si sono ripromessi di avviare partendo da qui, altre iniziative finalizzate alla diffusione di queste idee e tematiche. Intanto le tre lezioni intanto realizzate dall’ing. Bianchi per avvicinare ai temi dell’agricoltura di precisione potranno continuare ad essere fruite online dal sito di Fondazione Catalano e dalla pagina Facebook dedicata all’iniziativa, oltre che dal sito di Aries Sistemi Srl, azienda tecnologica nel Biodistretto Etrusco Romano.
Questo avvio di un percorso di conoscenza aperto infatti, vuole rappresentare una prima occasione di avvicinamento, ma non vuole fermarsi qui, ma da qui ripartire, in un’ottica di condivisione di sapere e miglioramento importante per il futuro dell’agricoltura.