“Abbiamo appreso dalla stampa, che anche questa estate si è registrato un calo di presenze turistiche sul nostro territorio, confermando un trend negativo che dura ormai da diversi anni”. È quanto dice con una nota ViviAmo Fiumicino per il centro studi di Mario Baccini.
“Ovviamente – prosegue la nota – la pandemia e il cattivo tempo del mese di Luglio hanno avuto il loro peso, ma va anche detto che in un momento storico come questo, a prevalere è sicuramente un turismo di prossimità e regionale, in cui molti italiani hanno infatti scelto per le loro vacanze, in prevalenza mete nel Belpaese, magari anche vicine al proprio luogo di residenza, da poter raggiungere agevolmente con la propria automobile, piuttosto che destinazioni estere, anche per evitare mezzi di trasporto quali aerei, treni, bus, soggetti a contingentamenti e vincoli legati al Green pass.
Molti dei nostri balneari, hanno evidenziato un crollo di presenze che si attesta tra il 30 e il 35% in quasi tutte le località del nostro Comune e la sola Maccarese risulta quella che abbia subito meno perdite rispetto alle altre. In un periodo di incertezze come quello attuale, caratterizzato da cause contingenti che investono ovviamente tutto il nostro Paese e il resto del Mondo, forse si sarebbe potuto fare qualcosa di più per promuovere il turismo nel nostro territorio, magari a monte di una concertazione tra l’amministrazione e i balneari, appunto, e tutte le attività economiche, quali alberghi, b&b, ristoranti, bar, coinvolte nell’accoglienza di turisti e di visitatori.
Un’azione di questo tipo, forse avrebbe permesso alla nostra Città, di poter godere di più presenze in questo anno e comunque nel breve periodo, ma a nostro avviso, andrebbero programmati una serie di interventi strutturali e focalizzati soprattutto per il lungo periodo, per far sì che Fiumicino non sia più soltanto la sede geografica dell’aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci, da cui si possa facilmente raggiungere la Capitale o la città rivierasca, in cui andare a degustare il rinomato pescato locale la domenica, bensì un luogo accogliente, capace di promuovere le bellezze archeologiche e le biodiversità del nostro meraviglioso e fortunato territorio, organizzato in virtù di una sinergica e costante collaborazione tra ente pubblico e privati.
Abbiamo la fortuna di avere a disposizione ben 24 km di costa, ma se prendiamo in considerazione solo il Lazio, come termine di confronto e non le altre regioni, i turisti preferiscono le località pontine per le loro vacanze. Questo dipende, ovviamente, dalla bellezze delle acque e dal mare cristallino, ma anche da un’offerta che coinvolge anche la visita a luoghi di interesse culturale e naturalistico.
Purtroppo, Fiumicino, per posizione geografica, ospitando la foce del Tevere, difficilmente potrà puntare sull’ottenimento della bandiera blu, ma potrebbe, invece, programmare una serie di investimenti e interventi, con l’aiuto anche dei privati, per ottenere altri tipi di riconoscimenti, ugualmente appetibili in chiave turistica, ovvero la bandiera verde e la bandiera gialla. La bandiera verde è quel riconoscimento, che i pediatri assegnano a quelle spiagge, in cui tutto è studiato per la sicurezza e l’accoglienza dei bambini e delle loro famiglie, in un contesto curato al minimo dettaglio, come un ampio e pulito arenile, caratterizzato da sabbia fine, spazi ludici, parchi giochi, animazione e intrattenimento, bar, gelaterie, ristoranti, ma anche squadre di soccorritori e bagnini per le emergenze.
La bandiera gialla invece, è quel riconoscimento che viene assegnato dalla Federazione ACTITALIA a quelle località, sia dell’entroterra, che come nel nostro caso, della fascia costiera, che offrono accoglienza e una serie di servizi dedicati al ‘turismo del movimento’ , ovvero si va a premiare quella località, che accetta di buon grado, di ospitare il ‘Campeggiatore turistico’, mettendogli peraltro a disposizione consoni servizi e attrezzature.
Le nostre spiagge, hanno tutti i presupposti per ambire a questi riconoscimenti e puntare sul loro richiamo e interesse, che potrebbero suscitare fra migliaia di famiglie e campeggiatori, costituendo una preziosa risorsa su cui il nostro Comune potrebbe contare, anche dal punto di vista di nuove opportunità lavorative, soprattutto per i nostri giovani e per un progressivo miglioramento e una futura conservazione del nostro territorio”.