“Quest’anno la Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia, la bifobia e la lesbofobia ha per noi un significato particolare”. È quanto dice il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
“Non è – fa notare il primo cittadino soltanto – il momento in cui ribadiamo il nostro fermo no alle discriminazioni nei confronti delle persone lbgt+ ma vogliamo che sia una vera e propria sveglia per il Parlamento. Per il Senato, in particolare. Dopo le oltre 50 piazze di ieri, in tutta Italia, oggi è il giorno in cui esortiamo il Senato della Repubblica ad approvare il ddl Zan e farlo diventare legge dello Stato. Un Paese civile non può tollerare che le persone vengano discriminate, insultate, offese, aggredite ed escluse per ciò che sono.
Una legge, la Reale-Mancino stabilisce già questo principio per le discriminazioni razziali e su base religiosa. Il ddl Zan non fa altro che estenderlo ai crimini di odio basati su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. Non credete alle bufale che girano e che puntano solo a spaventare le persone. Non c’è alcun pericolo per la democrazia e per la libertà di pensiero, nel ddl Zan perché questi sono valori tutelati dalla nostra Costituzione che ci vuole tutti liberi e uguali. Lo dice l’art.3: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’.
Il ddl Zan è un’applicazione concreta e reale di questo: niente di più. Non c’è alcuna ragione per non approvarlo subito. Dobbiamo dire basta a ogni forma di odio e discriminazione e lavorare per una società inclusiva e accogliente verso tutte e tutti. Per questo, come ogni anno, il Comune, che aderisce alla Rete Ready, espone la bandiera arcobaleno insieme alle altre: simbolo di una battaglia di uguaglianza e diritti”.
“Nel nostro Paese – dichiara l’assessore alle Pari Opportunità Anna Maria Anselmi – i dati sulla discriminazione e violenza omotransfobica, secondo ILGA Europe, sono allarmanti. Stando a quanto riporta la Rainbow Map, l’Italia è ancora in coda per quanto riguarda i diritti LGBTI. Molte sono le discussioni che ruotano intorno al ddl Zan, che prevede la “prevenzione ed il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità, proponendo quindi aggravanti specifiche per i crimini di odio e discriminazione. Mi auguro pertanto – conclude Anselmi – che, il ddl Zan venga approvato il prima possibile. Ad oggi siamo ancora in attesa che vengano riconosciuti a tutti gli stessi diritti”.
“Il 17 maggio ricorda che 31 anni fa – aggiunge il delegato del dindaco ai Diritti Civili, Davide Farruggio – l’OMS eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Attualmente, la patologia ancora presente è l’omolesbotransfobia e non c’è vaccino che protegga. E’ passato ancora un anno, e quella che era una proposta di legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale, genere, sesso, identità di genere e disabilità è ancora un disegno di legge. Stiamo assistendo a un carosello dove alcune forze politiche stanno facendo nuovamente ostruzionismo sulla pelle di tantissime persone. A distanza di 5 anni dalla legge sulle unioni civili, vediamo nuovamente riproposta una battaglia al ribasso dove gli unici che ci rimettono siamo nuovamente noi cittadini LGBTQI, che continuiamo a lavorare, pagare le tasse e produrre per questo Paese. Bisogna approvare al più presto il ddl Zan, senza se e senza ma.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Fiumicino