“Il piano industriale approvato dal Cda Ita ha subito e sta subendo un processo di revisione profonda alla luce delle negoziazioni in corso, in particolare con la commissaria Vestager”. È quanto ha detto ieri il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera.
“Le caratteristiche del Piano industriale – ha sottolineato Giorgetti – si devono basare su discontinuità, sostenibilità economica, orientamento mercato. Tutto ciò significa che per volare Ita non può essere troppo pesante, se è troppo pensante non vola. L’obiettivo è la partenza della newco entro giugno-luglio. Lo Stato farà la sua parte, ma la compagnia deve poi essere in grado di sostenersi da sola”.
Queste parole hanno destato non poche preoccupazione tra i dipendenti Alitalia, molti dei quali risiedono nel territorio di Fiumicino. Per questo è stata immediata la reazione del Sindaco Esterino Montino.
“La scelta annunciata dal ministro Giorgetti – dice il primo cittadino – a nome del governo Draghi, significa la liquidazione prossima e definitiva dell’azienda, anche perché il piano industriale di Ita è assolutamente irricevibile e inconsistente.
Ora capiamo il perché di questa assenza nel Consiglio comunale straordinario: sarebbe stato difficile sostenere in quella sede, sia da parte di ministri sia da parte del commissario straordinario di Alitalia sia dell’ad di Ita, un piano così fatto. Nelle conclusioni, recependo ampie sollecitazioni, ho proposto una giornata di lotta tutti insieme con sindacati, lavoratori e istituzioni locali per tentare di aprire una discussione di merito sul destino di un’azienda strategica per il Paese, dei 12 mila lavoratori e di altrettanti occupati nell’indotto. Alla luce delle ultime notizie, rilancio la proposta. Sono certo che la risposta sarà forte e la partecipazione ampia”.
Sul futuro della compagnia di bandiera oltre sono arrivate altre reazioni, oltre a quella del Sindaco Montino.
“Esprimo una pesante preoccupazione per la degenerazione della questione Alitalia-ITA”. È quanto dice Mario Baccini, capogruppo dell’opposizione di centrodestra a Fiumicino.
“L’ipotesi di una mini-compagnia aerea – sottolinea Baccini – di 40 aeromobili, con le migliaia di licenziamenti conseguenti, rappresenterebbe una vera e propria emergenza sociale per il nostro territorio e si configurerebbe come una pietra tombale sulle reali speranze di rilancio della compagnia di bandiera.
È giunto il momento in cui ogni protagonista istituzionale del nostro Comune debba prendere posizione a difesa delle 11.500 famiglie coinvolte in questa mattanza”.
“Alitalia va rilanciata e non depauperata”, fa notare la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano. “Condivido ogni virgola – dice Michela Califano – dell’intervento del sindaco di Fiumicino Esterino Montino in riferimento alle dichiarazioni del Ministro della Lega Giorgetti che ha annunciato nuovi tagli al personale. Noi vogliamo un’Alitalia competitiva, che sfidi le compagini europee, che investa sui voli a lungo raggio, che porti il nostro tricolore ovunque nel Mondo. E non una compagnia di bandiera, supina agli interessi dei competitor tedeschi o francesi. Il Governo Draghi in questo senso non inizia bene. O su Alitalia si cambia passo o noi non ci tireremo indietro. Se vogliono la lotta, noi siamo pronti”.
Sul tema è intervenuto con una nota anche il Gruppo Consiliare della Lega del Comune di Fiumicno nel quale dice che “le notizie che si sono rincorse sul futuro di Alitalia non possono lasciare né indifferente né passivo chi quotidianamente vive il territorio di Fiumicino. Si parla del destino di migliaia di famiglie che stanno vivendo un momento di drammatica incertezza per il proprio futuro e di fronte a questa emergenza non possiamo restare inermi. Il momento è delicatissimo e sarebbe tanto più irresponsabile lasciarsi trasportare da superficiali e inutili strumentalizzazioni. Ribadiamo con forza che il potenziamento nel tempo della flotta, l’aumento seppur graduale del numero dei voli e, soprattutto, la tutela dei livelli occupazionali e del sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici siano i principi cardine su cui deve basarsi il piano di rilancio della compagnia di bandiera. Su questi due ultimi punti abbiamo registrato importanti dichiarazioni da parte di alcuni esponenti del Governo ma confidiamo che il dossier relativo ad Alitalia, prima della definitiva stesura del piano industriale, continui ad essere attenzionato e studiato con il massimo impegno e soprattutto che si trovino soluzioni che possano scongiurare drammatiche ripercussioni sul nostro territorio rilanciando un asset strategico per l’intero paese. Soluzioni che Fiumicino e l’Italia intera attendono dopo gli innumerevoli tentativi falliti dai Governi precedenti. Per quanto riguarda noi saremo sempre in prima linea per rappresentare e difendere le istanze che arrivano dal nostro territorio con competenza e attenzione”.
Alle reazioni di Fiumicino è arrivata la replica del sottosegretario al Mef Claudio Durigon. “Al sindaco di Fiumicino – si legge nella nota di Durigon – e a tutti quelli che stanno criticando il piano del ministro Giorgetti e del governo su Alitalia vorrei solo dire che non è il momento delle strumentalizzazioni e degli slogan inutili. Nessuno sarà lasciato indietro anche nel nuovo piano Alitalia, ma dobbiamo avere la consapevolezza che i vecchi (e fallimentari) metodi assistenziali dovranno cambiare”.
“Di quale piano parla il sottosegretario Durigon? Io non vedo alcun piano, ma solo un tentativo di svendita al miglior offerente”, ha risposto il Sindaco Esterino Montino. “Dubito – dice Montino – che il ministro Giorgetti, che ha appena preso in mano il dossier, abbia già elaborato un piano strategico per un’azienda complessa come Alitalia. È anche per questo che un’interlocuzione, la stessa che chiediamo da settimane, sarebbe utile anche a Giorgetti. Perché si sottrae?”.