Si apre finalmente la riflessione sull’opportunità del nuovo Ponte della Scafa, un’opera ormai superata che non risolve nessuno dei problemi cronici del collegamento con l’aeroporto
Da tempo Demos Fiumicino ha iniziato un interessante confronto, aperto ai cittadini, sul tema dei nuovi collegamenti viari tra il Comune di Fiumicino e il decimo Municipio di Roma. Sul ponte di Dragona il capogruppo Maurizio Ferreri ha fatto sapere come “Nel piano regionale della mobilità, nella deliberazione del 30 dicembre 2020 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, è stata finalmente inserita tra le priorità la realizzazione del Ponte di Dragona e il potenziamento di via della Scafa”.
Per quanto riguarda il nuovo Ponte della Scafa, Demos Fiumicino ha messo in evidenza, attraverso il dibattito, incontri con altri partiti e movimenti politici, associazioni e comitati che da tempo chiedono di essere ascoltati, tutte le criticità di un progetto che appare sempre più inutile e che rischia di creare danni permanenti in una zona vincolata.
“La politica deve riflettere su questo vecchio progetto risalente a oltre 10 anni fa che non ha completato il suo iter e non ha raccolto ancora importanti pareri – spiegano gli organizzatori del convegno del 20 gennaio scorso – l’opera appare ormai superata e presenta interrogativi su alcuni punti fondamentali, come la decisione di non demolire più l’attuale Ponte della Scafa ritenuto sicuro. Situazioni che ci obbligano a riflettere sull’opportunità di continuare a ritenere valida la realizzazione di un ponte alto circa 20 metri se non è più previsto il passaggio delle grandi barche a vela sotto. Inoltre, il traffico veicolare tra il Comune di Fiumicino e il X Municipio ha bisogno di ulteriori collegamenti e snellimenti nell’entroterra delle due zone. La politica deve ascoltare, controllare e tutelare il territorio, non possiamo commettere gravi errori. Chiediamo al sindaco Esterino Montino di organizzare al più presto uno o più incontri con tutte le forze politiche locali o un Consiglio comunale dedicato, invitando l’assessore regionale ai Lavori pubblici e Mobilità Mauro Alessandri”.
Da anni Qui Fiumicino mette in evidenza tutte le incongruenze dell’opera sostenendo che il nuovo Ponte della Scafa rischia di essere completamente inutile, uno spreco enorme di risorse che non risolve nessuno dei problemi della viabilità locale. Bisogna ricordare che una quindicina di anni fa è stato affidato al Comune di Roma l’incarico di procedere alla valutazione e alla soluzione della problematiche relative alla crisi dimensionale in cui è andato l’intero sistema viario. Dal cilindro è uscita fuori la soluzione: il Ponte della Scafa andava duplicato costruendo un secondo ponte alto più di 20 metri per consentire il passaggio delle barche a vela. L’attuale, costruito nel 1950, veniva ritenuto superato e quindi andava demolito.
In realtà chiunque conosca almeno un po’ i problemi della viabilità locale sa che il nuovo ponte non risolverebbe nulla, i problemi reali sono noti. L’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Fiumicino ha presentato negli ultimi anni soluzioni risolutive, le principali riguardano l’adeguamento dimensionale a quattro corsie di tutta via dell’Aeroporto; eliminazione degli incroci a raso mediante sovrappassi e/o sottopassi e sistemi rotatori; conseguente ampliamento del vecchio Ponte della Scafa. Questa è la formula per uscire dal problema viario che nel tempo è diventato l’incubo dei cittadini, sia di Fiumicino che di Ostia e zone limitrofe.
Ora finalmente, dopo anni di profonda distrazione, comincia a diffondersi la consapevolezza di come il megaponte sia del tutto inutile e alcune forze politiche non accettano più passivamente “l’evento ineluttabile” deciso in tavoli molto lontani da Fiumicino. È anche ora che i cittadini comincino a far sentire sempre più forte la loro voce, i soldi da spendere e i problemi con cui convivere alla fine sono i loro.