Ha 48 anni, è nata a Roma, sposata e mamma di due bambine di 8 e 12 anni: cosa quest’ultima che le vale il soprannome di “Mamma sprint”. Carola De Fazio il 25 marzo del 2019 è stata eletta Presidente della Lega Navale Sezione di Ostia.

Quando nasce la sua passione per il mare?

Nasce nel 1973, dopo il parto mia mamma mi ha portato a casa, alla Lega Navale di Ostia, dove abitavamo. Mio nonno era, dagli anni 50, il custode, il marinaio e il primo istruttore della Sezione. Mio padre era un uomo “anfibio”, con grandi doti marinaresche, lasciandomi nel DNA un’innata passione per l’ambiente marino in generale e una predisposizione per gli sport nautici.

Che attività pratica in mare?


Vela, windsurf, kitesurf, nuoto e pesca.

Bisogna essere molto rigorosi con gli allenamenti per praticare queste attività?

Bisogna avere costanza e saper affrontare il mare con cognizione e sicurezza per ogni condizione meteo-marina. 

Essere a capo della Lega Navale di Ostia è una bella soddisfazione per chi ama tanto il mare. Ci racconta cosa l’appassiona di questo incarico?

È un’immensa soddisfazione, personalmente lo faccio col cuore anche in onore dei miei cari che hanno dato tantissimo al mare soprattutto a questo luogo. E’ un posto magico, fuori dal comune, dove regna un clima sano, dove il benessere, lo sport e i sani principi contribuiscono alla crescita dei nostri ragazzi.

Ci sono state altre donne alla guida della Lega Navale di Ostia prima di lei?

Sì, una soltanto ma di grande spessore: Francesca Rossi ha dato moltissimo alla Sezione per diversi anni, portandola ad altissimi livelli nell’ambito sportivo agonistico,

Ha trovato qualche resistenza da parte degli uomini (istruttori, soci etc..) o l’hanno accolta bene?

Sicuramente un comandante “donna” è sempre visto con grande scetticismo per qualche ragione che ignoro ma sono tantissime le persone che mi hanno votato e che mi hanno dato fiducia anche dalla Presidenza Nazionale. Il mio Consiglio Direttivo attuale forma una squadra di grandi persone, capaci ed unite da un’unica passione per il mare.   

La sua presidenza (malgrado la pandemia) è caratterizzata da una certa dinamicità nelle attività sportive ma anche da molte attività sociali. Cosa la spinge ad inserire nel calendario delle attività della Lega eventi che hanno finalità benefiche e in generale con le onlus?

Essere al timone di una “famiglia” come questa e portare un valore aggiunto per il bene di tutta la comunità è ciò che mi spinge ad essere attiva e propositiva soprattutto verso il sociale, dove il diritto di vivere il mare è anche di quelle persone meno fortunate, fisicamente ed economicamente. 

Abbiamo letto che in questo periodo molte persone trovano nello sport la forza per affrontare la pandemia. Le è mai capitato che il mare le desse la forza per affrontare momenti duri della vita?

Il mare, quando viene rispettato, da sempre la forza di superare momenti difficili. Basta osservare come le onde si infrangono sugli scogli o quanto è immenso l’orizzonte: non si vede una fine e infonde una pace interiore inspiegabilmente profonda. E’ la forza di adattarsi alle condizioni che permette di superare ogni tempesta. La mia filosofia è “non possiamo controllare il vento ma possiamo aggiustare sempre le nostre vele”.  

Tra I vostri atleti ci sono molti campioni?

Ne abbiamo diversi, piccoli atleti che cresciuti da noi sono oggi dei campioni professionisti olimpionici, come Flavia Tartaglini nel windsurf, Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò nel 470 maschile. Ma abbiamo anche delle nuove leve che ci portano grandissime soddisfazioni, come Adriano Quan Cardi campione europeo nella classe Optimist, Aurora Casertano e Sofia Renzi qualificate ai Mondiali di 470 femminile, ma anche i piccoli cadetti 8-12 anni riescono ad emergere a livello italiano sia nel windsurf che nell’optimist. E ancora nella canoa, nuova disciplina della Sezione abbiamo il campione italiano, così come nei laser e nel windsurf master.

La soddisfazione più grande da quando è presidente?

Iniziare a vedere i primi risultati finanziari ma anche trovare nei soci e negli atleti la soddisfazione che cercavano dal nuovo presidente. Organizzare eventi per il sociale e mettere in barca ragazzi con disabilità è ciò che mi riempie di più. 

Tra gli allievi della scuola vela ci sono tanti bambini. Le è mai capitato di emozionarsi per I successi di qualcuno di loro o per la loro tenacia?

I bambini alla Lega respirano tenacia ma anche responsabilità, autostima, rispetto, solidarietà. E’ questo che li renderà grandi uomini di domani. Mi emoziono ogni giorno, ogni volta che un bambino prende “il largo” perché la sua esperienza marinaresca è la nostra soddisfazione, e l’espressione nei suoi occhi mi racconta già tutto quello che voglio sentire, senza dover parlare.