Dopo il recente ferimento di una Garzetta nell’area a destra della foce del Tevere provocato da volgari bracconieri, il Comitato Promotore SAIFO interviene sulla vicenda facendo sentire la propria voce.
“Un provvedimento deve essere preso – spiegano i dirigenti in una nota – Per chi non conosce la zona, quest’area è compresa fra la riva destra della foce del Tevere e il nucleo abitato dell’Isola Sacra, un fazzoletto di terra completamente vincolato che oramai da anni è di fatto diventato area di approdo e sosta di tantissimi uccelli. Questo perché i fiumi sono “autostrade naturali” per gli uccelli e anche perché sulla riva sinistra del Tevere, lato Ostia, è da anni presente una importantissima area protetta, meta di tantissimi visitatori, gestita dalla LIPU. Il paradosso è che questa area, innestata tra mare, fiume e centro abitato, scelta dagli uccelli come loro rifugio è una delle poche, se non l’unica, area aperta alla caccia del Comune di Fiumicino”.
“Forse – commenta Raffaele Megna portavoce del Comitato Promotore SAIFO – è giunto il momento di prendere una decisione su uno degli ultimi polmoni verdi di un quartiere densamente popolato come l’ Isola Sacra. La caccia in questa zona dovrebbe essere vietata dal sindaco e si può trasformare, attraverso la Regione, in un’area protetta così com’è la riva sinistra. In fondo la natura, gli uccelli hanno già deciso il destino naturalistico di questa terra su cui non si può fare nulla se non lasciarla integra e libera”.
“Farne un area protetta – continua Sandra Felici, che segue il Comitato Promotore nella zona di Fiumicino – estendere l’area protetta di Ostia a Fiumicino vuol dire anche creare una nuova occasione di presenza turistica a vocazione ambientalista che crea economia e lavoro a poche centinaia di metri dal Parco Archeologico di Ostia Antica Fiumicino”.