La dirigente della scuola Grassi di Fiumicino, Maria Pia Sorce, ha querelato Stefano Costa, capogruppo di Fratelli d’Italia in merito alle dichiarazioni fatte dal consigliere comunale sulla sua pagina Fb riguardo i ritardi con cui sarebbero ripartiti gli istituti scolastici del territorio. Costa in un video aveva detto: “Sono arrivate segnalazioni dalle scuole… alla Grassi ci sono aule addirittura senza banchi con i bambini seduti a terra”.
“Ho ricevuto copia della querela che la dirigente della scuola G.B. Grassi ha sporto oggi contro il capogruppo di Fdi Stefano Costa che, nelle scorse ore, ha diffuso via internet notizie false, sostenendo che nella scuola in questione ci sono classi in cui mancano le sedie e gli alunni sono costretti a sedersi per terra”, ha dichiarato il sindaco Esterino Montino in un comunicato.
“Affermazioni gravissime – prosegue il sindaco – che la professoressa Sorce ha, giustamente, ritenuto anche diffamatorie nei confronti della scuola e del suo ruolo di dirigente. Nello stesso video, il consigliere Costa parla genericamente di istituti scolastici, lasciando intendere che ci sia una situazione drammatica diffusa – prosegue Montino -, cosa non vera. L’allusione alla nostra conferenza stampa sulla riapertura delle scuole ha il chiaro intento di far credere che l’amministrazione sia responsabile di avere riaperto le scuole lasciando i bambini seduti a terra. E questo è falso”.
“Per questa ragione, se la magistratura riterrà che ci siano gli estremi per procedere sulla base della denuncia presentata oggi dalla professoressa Sorce, noi ci costituiremo parte civile al suo fianco”.
“Il confronto politico può essere anche aspro e spesso lo è – conclude il sindaco -, ma diffondere notizie false speculando sulle comprensibili preoccupazioni delle famiglie non è politica: è propaganda sulla pelle dei bambini, delle famiglie, del lavoro del personale scolastico, dei docenti e dei dirigenti. E non è ammissibile”.
“La drammatica situazione delle scuole a Fiumicino è sotto gli occhi – interviene Mario Baccini – continuano le segnalazioni dei genitori e non capisco la scelta del sindaco di entrare in una vicenda così delicata costituendosi parte civile. Prendiamo atto che il sindaco ha evocato la via giudiziaria escludendo la via politica, anziché venire a rispondere in Consiglio comunale su temi così sensibili ha scelto, per l’ennesima volta, di compiere un atto a senso unico. Se questo è il dialogo che vuole, pensiamo che per lui sia una strada ardua ma ne prendiamo atto e ci troverà pronti a rispondere a tono per le stesse vie”.