Lo scorso 3 settembre si è svolta la prima Convocazione della conferenza dei servizi (CdS) per il procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale per “Discarica per rifiuti non pericolosi in località Malnome Malagrotta 2”.
“La riunione – si legge nella nota del Comitato Valle Galeria Libera – è stata presieduta dal Responsabile del Procedimento Ing. Flaminia Tosini la quale ha accolto tutti i pareri e richieste di integrazione al progetto dei seguenti Enti:
Roma Capitale, Città Metropolitana di Roma, ENAC, ADR, Ministero della Difesa e del proponente NGR.
Hanno potuto partecipare, se pur non invitati, alcuni cittadini e l’Associazione Raggio Verde.
Tra le note di maggior interesse in questa anomala CdS convocata il 14 Agosto è la conferma di tutti i precedenti pareri negativi di Enac, Adr e Ministero della Difesa i quali hanno messo alle strette la Responsabile della Regione Lazio che malgrado, come sottolineato dai cittadini abbia dimostrato parzialità nei confronti del proponente non ha saputo contenere la pioggia di avversità contro questo scellerato progetto dimostrando incertezza anche sulla reale provenienza dei rifiuti all’interno della discarica.
Ricordiamo solo alcune delle motivazioni degli Enti coinvolti:
– Da parte di Adr il secco No a Malagrotta 2 senza richiesta di integrazioni al proponente il quale dichiara: ‘basta un solo gabbiano nei motori di un aereomobile per causare un disastro!’
– Comando Interforce: ‘progetto così come presentato continua ad essere incompatibile con la servitù militare. Risposte progettuali inadeguate da parte del proponente, inutile qualsiasi parere se non c’è il nulla osta della Difesa!’
– Comando Interforce 2: ‘gruppi elettrogeni e dissuasori incompatibili con l’apparato militare’
– Comando Interforce 3: ‘una parte del sito adibito a discarica è stato occupato abusivamente durante le operazioni di estrazione della cava’.
Adr ed Enac chiedono al proponente dissuasori per il fenomeno del bird strike mentre il Comando Interforce li vieta
Con questi presupposti appare quanto mai ostinata la determinazione con la quale si vuole autorizzare questo progetto che più che un servizio ai cittadini si sta configurando come una sciagura”.