Stavolta mi è andata bene e la posso raccontare. La prossima volta, senza le condizioni favorevoli di questa mattina (10 luglio) non lo so.

Erano da poco passate le 8.40 e percorrevo via dell’Idrovore di Fiumicino in direzione Fregene rispettando i limiti di velocità, quando poco prima del cimitero Santa Ninfa dalla coda della auto in transito nella direzione opposta, è sbucata un’auto grigia a velocità sostenuta con l’intenzione di sorpassarle tutte insieme. Davanti ne aveva quattro o cinque.

Eppure non aveva ostacoli e ha visto che stavo sopraggiungendo io con la mia macchina. Ma niente, ha accelerato. In quell’istante, quando sembrava inevitabile l’impatto frontale e la probabile strage che avrebbe coinvolto anche gli altri automobilisti, non mi sono fatto prendere dal panico e ho solo avuto una pronta reazione che è stata vitale.

Ho decelerato e mi sono buttato sulla via di fuga che avevo alla mia destra. E neanche un secondo dopo, dopo essermi fermato in mezzo all’erba, ho sentito lo spostamento d’aria dell’imbecille in fase di sorpasso.

Sì, oggi mi è andata bene. Sia perché andavo piano, ma soprattutto perché ho potuto contare su una valida via di fuga. Senza di quella, sarei stato centrato in pieno.

Ora tiro un sospiro di sollievo e mi rendo conto che basta un imbecille al volate per fare una strage, per uccidere persone  e rovinare intere famiglie.

Mi auguro che quanto prima il Comune di Fiumicino intervenga su via dell’Idrovore di Fiumicino perché troppo spesso ho visto auto scambiarla come il rettilineo di Indianapolis.

 

Francesco