Sulla disparità di trattamento sugli ingressi nelle zone Ztl della Capitale tra Ncc di Fiumicino e quelli di Roma interviene oggi il sindaco Montino. “Più di 50 multe per aver oltrepassato i varchi Ztl del Comune di Roma. È il numero dei verbali notificati ai nostri 61 operatori Ncc che fanno servizio prevalentemente da Fiumicino aeroporto al centro di Roma. Eppure, dopo la delibera della Giunta capitolina del 30 dicembre 2014 relativa alle ‘modalità e procedure per l’accesso nel territorio di Roma Capitale dei veicoli adibiti al servizio di noleggio con conducente autorizzati da altri Comuni’, avevamo chiesto il rispetto del Protocollo d’Intesa del 2006 tra Roma e Fiumicino. Il protocollo, all’art. 6, afferma che ‘le due Amministrazioni si impegnano a consentire l’ingresso a taxi e Ncc di Roma e Fiumicino nelle zone a traffico limitato di entrambe le città’. Un atto firmato all’epoca non solo dai Sindaci di Roma e Fiumicino, ma anche tra gli altri dal Prefetto Achille Serra, dall’Assessore alle Politiche dei Trasporti e Mobilità della Provincia di Roma, Michele Civita, dal Direttore della Direzione Aeroportuale di Roma Fiumicino, Vitaliano Turrà. A nulla sono valsi i tentativi di dialogo con Roma per chiedere il rispetto del protocollo o quantomeno la definizione di norme di comportamento congiunte. Oggi ho chiesto spiegazioni alla segreteria del sindaco Marino, ponendo nuovamente il problema del rispetto del protocollo. Ho ricevuto risposta che l’Amministrazione capitolina non ha alcuna intenzione di tenere fede all’accordo stipulato, concedere deroghe, recedere dalle sue posizioni. È evidente che siamo di fronte a un atto unilaterale di inaudita e sconsiderata prepotenza. Il protocollo di reciprocità era stato voluto soprattutto da Roma per tutelare il servizio degli Ncc romani che, insieme ai tassisti romani, sono legati al servizio fondamentale che svolgono da e per l’aeroporto di Fiumicino. Non possiamo accettare che, quanto concesso per gli Ncc da Roma a Fiumicino, non valga da Fiumicino a Roma. Senza reciprocità, ‘ahinoi’, dovremo tutelare e difendere fino in fondo i nostri interessi ‘municipali’, previa informazione a tutti gli organi competenti, compreso il Prefetto di Roma. Non siamo per il muro contro muro, ma se le cose rimangono così l’Amministrazione di Fiumicino non potrà che adottare gli stessi analoghi provvedimenti che Roma ha già adottato nei nostri confronti”.