“Con l’attuazione di questa Fase2 stiamo tornando gradualmente alla normalità dopo la chiusura che ci ha costretto a casa lontani dai nostri affetti e dalle nostre passioni. La possibilità di fruire e godere dei beni culturali arriva quasi per ultima perché, si dice, non essenziale per la vita delle persone”. È quanto si legge nella nota del Comitato Promotore Sistema ArcheoAmbientale Integrato Fiumicino Ostia.
“Dal 2 giugno – prosegue la nota − ha riaperto anche il Parco Archeologico di Ostia antica, o meglio continuerà ad essere giornalmente visitabile solo la parte ubicata ad Ostia mentre i Porti di Claudio e Traiano e la Necropoli di Porto che si trovano nella Città di Fiumicino continuano ad essere visitabili saltuariamente e al momento non risulta specificato quando.
Nel 2015 sono state inviate al Ministro Dario Franceschini 5.000 cartoline per aprire i siti di Fiumicino, l’istituzione nel 2016 del Parco Archeologico di Ostia Antica da parte del MIBACT e il suo successivo inserimento nelle azioni cardine della Regione Lazio (anche grazie al contributo del Comitato SAIFO nominato esplicitamente nella relativa delibera) ci aveva fatto ben sperare: si era parlato di un biglietto unico integrato e di un’apertura al pubblico equiparata nei tempi e nei modi a quella dei siti di Ostia antica,però, a tutt’oggi, dopo ben 4 anni, questo non è ancora accaduto ne ci risultano previsioni in merito.
Il perdurare della scarsa attenzione ai siti di Fiumicino potrebbero, per chi non conosce la storia, portarli nel dimenticatoio. Cosa si sta aspettando? Come sono stati utilizzati i fondi stanziati della Regione Lazio che dovevano essere utilizzati per facilitarne la fruizione?
Ovviamente non è solo necessario un maggior interesse da parte dell’Ente Parco per l’apertura dei siti, molti sono gli attori chiamati in causa fra cui Regione e Comune: serve un piano articolato e un’informazione specifica per ogni singola esigenza che possa rendere fruibili e conosciute tutte le bellezze non solo di Fiumicino ma di tutto il litorale.
Un sito specializzato nell’offrire pacchetti per turismo lento e non solo mordi e fuggi. Il massimo sarebbe creare un Brand che identifichi la Città di Fiumicino che possa spaziare dall’archeologia, alle risorse naturalistiche, enogastronomiche, ecc. Anche la cartellonistica e “il come arrivare” a poter usufruire di questa diversità di offerta sono deficitarie. Alcune problematiche si sono affrontate con il nuovo TPL che collega tutte le 14 località di Fiumicino, ma occorre un salto di qualità per fare in modo che da Roma e viceversa ci sia un collegamento efficace, agevole ed economico, al momento presente nel nord di Fiumicino con la linea FL5, ma tutto da risolvere al sud del comune.
Il discorso è molto vasto e andrebbe approfondito in ogni suo aspetto. Rimane il fatto che il territorio di Fiumicino, insieme a tutto il litorale laziale, va valorizzato e reso fruibile in tutte le sue peculiarità per un futuro più ricco di opportunità e crescita”.