Riceviamo e pubblichiamo: 
“Egregio Presidente Renzi, alla luce del vertice che si è tenuto a Palazzo Chigi fra Lei, il Presidente dell’Anci Fassino e i sindaci delle Città metropolitane, e della decisione di proporre l’istituzione di una nuova tassa aeroportuale a favore di quest’ultime, Le chiedo, come Sindaco di Fiumicino e Vicepresidente Ancai di aprire un tavolo più rappresentativo con i Comuni che effettivamente tutti i giorni subiscono i problemi legati all’inquinamento acustico e ambientale dovuto al continuo passaggio di aerei sul proprio territorio. Chiedo una discussione più ampia perché ad oggi, l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, non sembra tutelare i Comuni più vessati dalla presenza di aeroporti all’interno dei propri confini geografici. Basti considerare che qui nell’aeroporto Leonardo da Vinci transitano ogni giorno, fra arrivi e partenze, circa 900 aerei, con conseguenze facilmente deducibili e che ogni anno viene versato  attraverso l’addizionale comunale sulla tassa d’imbarco nel Comune di Fiumicino un corrispettivo di poco più di 700mila euro nelle nostre casse comunali.  
I Comuni aeroportuali, tra l’altro, oltre a pagare un duro prezzo per i diffusi vincoli e i servizi aggiuntivi costretti ad erogare, subiscono tagli arbitrari di fondi previsti da norme di legge come la n. 350 del 24 dicembre 2003, art. 2 comma 11, poi modificata da successive leggi, come spieghiamo nel dettaglio più avanti. Sulla mancata erogazione i Comuni stanno facendo ricorso al Tar proprio per il riconoscimento di ciò che gli spetta.
Le chiedo un tavolo anche alla luce della sentenza della Corte costituzionale depositata il 13 febbraio 2015, che dichiara la piena legittimità del limite massimo di 0,50 euro a tonnellata fissato per l’Iresa, l’Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili (Decreto Legge 23 dicembre 2013, n.45), tassa che alcune compagnie già pagano ad esempio alla Regione Lazio, ma che non  viene riconosciuta ai Comuni interessati.
L’Addizionale comunale sui diritti d’imbarco passeggeri, istituita con Legge n. 350 del 24 dicembre 2003, art. 2 comma 11, poi modificata da successive leggi, porta fondi annuali ai Comuni aeroportuali per i servizi resi all’aeroporto. Questa legge è sempre stata osteggiata dal Ministero dell’Economia, che ne riduce arbitrariamente le rimesse, dai Gestori aeroportuali, non sempre solleciti ad accreditarle al Ministero, e dalle Compagnie aeree, che spesso non riversano le tasse pagate dai passeggeri ai Gestori aeroportuali. 
L’addizionale comunale attuale per l’aeroporto di Fiumicino è di 8 euro così suddivisi:
– 5 euro a passeggero vanno direttamente all’Inps per un fondo integrazione Alitalia;
– 2 euro a passeggero per Roma Capitale (circa 40 milioni di euro in totale) per il pagamento del debito pregresso ;
– 1 euro a passeggero alla Ragioneria dello Stato che a sua volta li divide 30 milioni devoluti all’Enav; il 60% della rimanenza al Ministero dell’Interno e il 40% al Ministero dell’Interno che li ripartisce ai Comuni aeroportuali.
Con il risultato che ogni anno la spettanza del 40% ai Comuni aeroportuali viene ridotta drasticamente. Per esempio nel 2011, a fronte dei 17.619.639 euro dovuti, non è stato erogato nulla, nel 2012 sono stati concessi 2.579.999 contro i 17.230.003 dovuti; nel 2014 lo stanziamento di 4.178.000 risulta erogato ma mai arrivato nelle casse dei comuni aeroportuali, tenendo sempre conto che la quota dovuta sarebbe di 17.000.000. Sono numeri che ben rappresentano l’incongruenza tra l’importo spettante e quello effettivamente versato nelle casse dei Comuni aeroportuali italiani che vedono aumentare i disagi e i costi derivati dalla presenza di aeroporti e continuano ad essere penalizzati in termini di risorse finanziarie. In attesa di un gentile riscontro, Le invio
Distinti saluti,
 
Il Vicepresidente Ancai, Esterino Montino (Sindaco di Fiumicino)