Si è parlato in questi giorni della strage silenziosa degli anziani, i più fragili, che hanno pagato il prezzo più alto della pandemia che ha sconvolto la vita del nostro Paese insieme a quella di molti altri nel mondo.
In Italia la speranza di vita è tra le più alte e arriva a superare gli 85 anni di età per le donne, segno di un Paese dove si vive bene e a lungo. Allora ci domandiamo, perché non fare di questi anni di vita in più un’occasione di vanto e non uno “scarto”?
Oltre la metà degli anziani deceduti tragicamente soli e senza neanche il conforto dei propri cari e di un funerale è avvenuto nelle residenze per anziani. Forse è arrivato il momento, dopo aver ascoltato le drammatiche registrazioni di figlie e figli che cercavano di comunicare inutilmente con i propri genitori, dopo aver visto quei camion portar via tanti, troppi vecchi che non ce l’hanno fatta, di progettare una nuova vecchiaia e chiedere un ‘attenzione diversa per tutti gli anziani.
La Comunità di Sant’Egidio, da sempre attenta ai più deboli, ha lanciato un appello dal titolo “Senza anziani non c’è futuro”, molte le personalità internazionali che hanno già aderito, ma è necessario che l’appello raccolga l’appoggio di tanti. Per questa ragione sosteniamo la raccolta di firme anche attraverso il nostro giornale online.
Per aderire: www.santegidio.org/appelloanziani