“Da un sindaco di una città come Fiumicino ci si aspetta molto di più di una formale denuncia alla procura della Repubblica per responsabilità altrui. I cittadini magari apprezzerebbero una forte presa di posizione e un atto di coraggio anche oltre le direttive di un decreto ministeriale. Un comune come Fiumicino con un aeroporto tra i più grandi d’Europa deve poter chiedere di più.
In questo momento di particolare allarme per la nostra comunità cittadina, con l’arrivo di viaggiatori da navi e da aerei, bloccati in Italia positivi al Covid-19, e sistemati in diverse strutture di Fiumicino, il mio pensiero va a chi in quegli alberghi lavora: chi lava, chi sistema le camere, chi porta il cibo, ecc. Un rischio moltiplicato per ogni struttura alberghiera coinvolta.
Dunque, a tutela del maggior numero di persone e della collettività stessa, chiedo al Sindaco di attivarsi per sistemare tutti i positivi e coloro in quarantena in un’unica struttura alberghiera tra quelle già interessate, quella che possa eventualmente sostenere anche un possibile nuovo – e ultimo – arrivo. Così facendo sarebbe possibile attuare dei veri protocolli di sicurezza efficaci, che proteggano anche chi ci lavora, eliminando il rischio diffuso in tre strutture che insistono in tre località diverse del comune.
So bene che le ordinanze dei Sindaci attualmente sono “inefficaci” per decreto, ma possono comune essere utilizzate come azione di pressione politica, per porre il problema. E comunque, da cittadino e da consigliere, per me resta il Sindaco la figura di riferimento in caso di problemi di salute pubblica, al di là dell’efficacia o meno dello strumento dell’ordinanza.
Roberto Severini, capogruppo Crescere Insieme