Fiumicino. Sembra un incubo, sono arrivati i risultati dei tamponi eseguiti sull’equipaggio giunto da Miami e alloggiato al Mercure Hotel, sulle 34 persone rimaste (alcune erano già tornate nelle loro case), ci sono 7 casi positivi.
Facciamo due conti, ammesso che i contagi in queste strutture non aumentino nei prossimi giorni: 7 covid-19 al Mercure Hotel, 6 all’Hotel Isola Sacra e 32 all’Hotel B&B di Parco Leonardo. Un totale di 45 contagi in tre strutture recettive neppure troppo lontane. Se non ci fosse l’aeroporto forse Fiumicino tutta sarebbe già “zona rossa”.
E si tratta di casi tutti importati da navi da crociera in giro per il mondo i cui passeggeri sono stati dirottati con grande, ingiustificata, leggerezza negli alberghi del territorio. Senza dimenticare comunque i 24 casi generali locali, un totale 69 contagi complessivi, comunque la si voglia mettere.
“Come negli altri due casi – aggiunge il sindaco -, anche questo hotel sarà presidiato. Della sorveglianza del Mercure si occuperanno la nostra Polizia Locale e la Polizia di Stato che ha sede a pochi metri dall’albergo. Spero che, dopo le due videoconferenze di ieri con la Protezione civile, i ministeri, la Regione e le compagnie di navigazione – prosegue Montino – non ci ritroveremo più con altri casi del genere. Anche l’equipaggio filippino che sarebbe dovuto arrivare, è fermo sulla nave attraccata a Genova. Per loro è previsto un volo in partenza domani. Stiamo monitorando la situazione per assicurarci che queste persone vadano direttamente in aeroporto e prendano il volo programmato. Nel caso in cui il volo dovesse essere annullato, anche all’ultimo momento, devono assolutamente ritornare sulla nave”.
“Nessuno deve più sbarcare dalle navi senza il nulla osta sanitario che ne confermi la negatività al covid-19 e nessuno deve sbarcare senza la certezza di un volo pronto a partire – conclude Montino -. Quello che è accaduto è una cosa gravissima e io pretendo che si accertino le responsabilità. Per altro i risultati di oggi sugli ospiti dei due hotel confermano che i test fatti dalle compagnie di navigazione non sono attendibili e che lo sono solo quelli delle Asl e degli ospedali. Ora basta! Non possiamo rischiare un’epidemia nell’epidemia solo perché qualcuno prende decisioni affrettate senza coordinarsi con le autorità, scaricando il problema su di noi e trattando i suoi stessi lavoratori come se fossero pacchi postali di cui sbarazzarsi a tutti i costi. Non ci si comporta in questo modo. Non è accettabile”.