Mauro Gonnelli, William De Vecchis, Raffaello Biselli, Federica Poggio, Roberto Merlini, Giuseppe Picciano con comunicato congiunto denunciano i ritardi derivanti dalla scelta di affidare gli apalti alla Centrale unica appaltante. “Dire ‘l’avevamo detto’ risulta sempre piuttosto stucchevole. Ma questa amministrazione continua imperterrita a collezionare errori su errori. Lo scorso 30 settembre in consiglio comunale c’eravamo permessi di far notare che l’adesione alla centrale unica appaltante, peraltro non obbligatoria, sarebbe stata un errore. Così è stato: e non ci voleva né un mago né tantomeno un genio per capirlo. Affidare gli appalti alla Provincia di Roma non ha solo svuotato Fiumicino della propria autonomia gestionale, svendendola a Roma, ma ha bloccato qualsiasi tipo di opera o intervento sul nostro territorio. Oggi per appaltare qualsiasi tipo di lavoro ci vuole il triplo del tempo. Gare che prima si potevano sbrigare in settimane oggi si protraggono per mesi e mesi, impantanando così l’intera macchina amministrativa. E la città ringrazia: strade sventrate, illuminazione pubblica assente, scuole che cadono a pezzi e chi più ne ha più ne metta.
Questa è il prezzo che si paga ad avere un solo uomo al comando senza che le forze consiliari di maggioranza abbiano la forza di dare il proprio apporto critico e costruttivo. Il sindaco Montino alza il pollice? Tutti i consiglieri di maggioranza votano sì. Il sindaco Montino abbassa il pollice? Tutti i consiglieri di maggioranza votano no. Poi quando l’errore si palesa, invece di chiedere scusa, si tenta goffamente di nascondere tutto e far finta di nulla. Risultato: il caos più totale. La verità è una: questa città oggi è ostaggio del proprio sindaco. Schiava dei suoi umori e delle sue decisioni. Tutto questo senza che ci sia una maggioranza capace di imporsi e imporre le proprie idee.
Questa monarchia assoluta non premia nessuno, tantomeno Fiumicino che oggi a causa di scelte e decisioni dissennate è ferma e paralizzata. Forse è giunto il momento che i gruppi consiliari di maggioranza rivedano alcune delle loro scelte, sempre che non abbiano deciso di appecoronarsi definitivamente sulle decisioni del sindaco e portare questa città alla mattanza”.
2015-03-02