Riceviamo e volentieri pubblichiamo: “Era il lontano 2009, da anni combattiamo per far luce all’incasso della fantomatica tassa sul rumore denominata I.R.E.S.A. Legge n.342 del 21/11/2000, personalmente avevo fatto votare una mozione per cercare di sensibilizzarne sull’argomenti gli Enti interessati, ma gli interessi avevano sempre vinto, ma oggi un grande passo avanti e’ stato fatto. La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, Collegi I e II, della Corte dei Conti il 9 luglio 2012 ( delibera n.7/2012/G del 9 luglio 2012) ha deliberato l’indagine: “Mancata emanazione delle modalità applicative dell’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aerei”, al fine di conoscere quali ragioni hanno impedito l’adozione dei provvedimenti di attuazione dell’IRESA, l’Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili, istituita dalla Legge 21 novembre 2000, n. 342. La Legge ha sostituito le precedenti misure impositive in materia e che il d.lgs. 6 maggio 2011, n.68 ha trasformato in tributo regionale a decorrere dal 1° gennaio 2013, il cui gettito è destinato prioritariamente al completamento dei sistemi di monitoraggio acustico ed al disinquinamento acustico ed all’eventuale indennizzo di popolazioni residenti intorno agli aeroporti. Le Regioni e le Provincie autonome, alcune delle quali hanno legiferato in materia, hanno reso noto di non aver potuto dare concreta attuazione al tributo in assenza delle disposizioni applicative del Ministero, disposizioni delle quali quest’ultimo ha comunicato di aver sempre sostenuto la non necessarietà. La Sezione, osservato che le disposizioni, della cui inattuazione si tratta, sono dettate a tutela del diritto alla salute e dell’ambiente, ha raccomandato una adeguata composizione degli interessi attraverso una coordinazione di iniziative ed una leale collaborazione tra le Istituzioni interessate, prospettando l’opportunità che le prescrizioni di carattere generale siano coordinate e concordate in sede di Conferenza Unificata. Questo e’ un balzello che non poteva esser fermato ancora a lungo ed oggi, grazie alla Corte dei Conti si torna a parlare dell’Iresa.
Oggi in una conferenza unificata, Regione-Stato-Comuni si potrà portare a termine e quindi da gennaio 2013 i Comuni potranno avere a se milioni di euro da rinvestire su strade e infrastrutture a difesa del rumore aeroportuale e connesso. L’art. 90 della Legge nazionale su l’I.R.E.S.A. recita: “la ripartizione del gettito d’imposta viene effettuata all’interno da ciascuna Regione ed elaborato sui dati rilevati dai sistemi di monitoraggio acustico realizzati in conformità del Decreto del Ministro dell’ambiente del 20 maggio 1999 pubblicato sulla G.U. n.225 del 24/09/1999”. La mancata applicazione della tassa è un palese danno all’erario, cosi’ concludevo in una mia mozione votata all’unanimità in consiglio comunale a Fiumicino anni addietro ed ora la Corte dei Conti ci da ragione.
Il DECRETO LEGISLATIVO 6 maggio 2011 , n. 68 nell’Art. 8 Ulteriori tributi regionali ferma la facolta’ per le regioni di sopprimerli, a decorrere dal 1° gennaio 2013 sono trasformati in tributi propri regionali la tassa per l’abilitazione all’esercizio professionale, l’imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio marittimo, l’imposta regionale sulle concessioni statali per l’occupazione e l’uso dei beni del patrimonio indisponibile, la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche regionali, le tasse sulle concessioni regionali, l’imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili, di cui all’articolo 190 del Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592, all’articolo 121 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, agli articoli 1, 5 e 6 del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494, all’articolo 2 della legge 16 maggio 1970, n. 281, all’articolo 5 della citata legge n. 281 del 1970, all’articolo 3 della citata legge n. 281 del 1970, agli articoli da 90 a 95 della legge 21 novembre 2000, n. 342. Un passo importante in un momento difficile.
Consigliere Comunale Massimiliano Graux – capogruppo Pdl