“Anche lo sgombero del clochard su via delle Ombrine è stata un’operazione annunciata in pompa magna ma compiuta a metà, tardiva nei tempi e inefficace. L’operazione concordata tra i Servizi sociali, Polizia locale, Ambiente e la proprietà del terreno sul quale stazionava il signor Gino, è stata annunciata come risolutiva. Addirittura si è parlato di sanificazione dello spazio occupato abusivamente e riempito di ogni tipo d’immondizia.
Ma così non è. Il primo giorno, quello a favore di telecamere e comunicati stampa, tutti si sono dimostrati comprensivi e attivi, tanto da far arrivare un camioncino dell’Ati per eliminare i rifiuti accumulatisi in mesi di indifferenza. Il giorno dopo però, a telecamere spente, è stata tutta un’altra musica. Il Comune ha fatto marcia indietro: niente prosecuzione di bonifica a proprie spese, niente sanificazione. Piuttosto l’intimazione al proprietario – che già aveva subito il danno dell’occupazione abusiva – di provvedere a proprie spese alla pulizia di quello spazio.
E come se non bastasse, è arrivato anche il divieto di conferire in discarica, bensì l’obbligo di chiamare l’Ati e, calcolata la spesa, pulire tramite i lavori dell’azienda che si occupa dei rifiuti.
Insomma, altro che soluzioni finalmente trovate. Prima è stato ignorato per mesi il problema: e ora, sistemato il signor Gino, stavolta il Comune si gira dall’altra parte nei confronti del signor Angelo, proprietario dello spazio occupato abusivamente e riempito di ogni tipo di sporcizia. Da non credere…”
Alessio Coronas, capogruppo Forza Italia