Funzionari governativi del Ministero dell’Ambiente del Rwanda in visita alle Oasi Wwf del Litorale Romano e presso gli impianti e le idrovore dei Consorzi di Bonifica Tevere Agro Romano e Pratica di Mare grazie ad una iniziativa promossa dall’Africa Center for Climate and Sustainable Development.
L’arrivo della delegazione rwandese rientra nell’ambito di un progetto di cooperazione tra i due paesi, che ha come primo obiettivo l’acquisizione e lo sviluppo delle capacità tecniche e delle conoscenze istituzionali per la gestione delle zone umide urbane.
Francesco Marcone, direttore delle Oasi del Wwf del Litorale Romano, ha sottolineato il clima di collaborazione che si è instaurato con il Ministero dell’Ambiente, con l’Africa Center for Climate e con la dirigenza dei Consorzi di Bonifica insediati e operativi sul litorale della capitale.
“Un ringraziamento particolare – dice Marcone – voglio rivolgerlo ad Andrea Renna, direttore generale dei Consorzi Tevere Agro Romano e Pratica di Mare per avere da subito condiviso l’idea di far visitare gli impianti e le idrovore di Focene alla delegazione degli amici rwandesi. È stata una esperienza formativa dal punto di vista del know – how nella gestione della risorsa idrica e del territorio, ma anche un momento di incontro e di conoscenza improntato alla cordialità e alla disponibilità reciproca. I funzionari governativi del Rwana ne sono rimasti entusiasti e siamo certi che hanno acquisito ulteriori strumenti necessari alla pianificazione degli interventi di riqualificazione delle zone umide urbane del comprensorio di Kigali”.
“Oggi e domani, sempre pronti e disponibili – aggiunge Renna – ad aprire i cancelli dei nostri Consorzi a tutti coloro che hanno necessità di comprendere, imparare per poi replicare un modello di operatività che da noi ha dato prova di efficienza, tenuta e funzionalità. Ma pronti anche ad ospitare tutti coloro, privati, comitive e scolaresche che vogliono rendersi conto personalmente di quanto sia strategico e, nel caso del litorale romano, essenziale il ruolo dei Consorzi di Bonifica, senza i quali intere e vaste aree della provincia romana tornerebbero ad essere sommerse dall’acqua”.