È stato approvato a maggioranza in Consiglio comunale il regolamento per la gestione del registro dei richiedenti asilo. Il documento nasce da una precisa volontà del sindaco Esterino Montino a cui ha lavorato, a titolo gratuito, un gruppo di giuristi, altamente qualificati, insieme agli uffici comunali e al segretario generale, rivisto più volte in Commissione Capigruppo.
“Fiumicino ancora una volta è all’avanguardia sul tema dei diritti e si fa più inclusivo. È la risposta che questa Amministrazione ha voluto dare al decreto sicurezza del Ministro Salvini – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Anna Maria Anselmi – che rischia di privare dei diritti fondamentali i richiedenti asilo in attesa di risposta negandogli la residenza. Con il registro diamo dignità a queste persone, di certo non irregolari o clandestini, creando una fotografia dell’esistente e permettendo loro di richiedere la residenza e accedere ai servizi primari del nostro Comune. Lo facciamo, inoltre, a pochi giorni dalla Giornata mondiale del Rifugiato, che il Comune di Fiumicino festeggerà mercoledì 26 giugno alle ore 15.30 presso il Centro di accoglienza in via del Fontanile di Mezzaluna, attraverso un laboratorio di pizza di cui saranno protagonisti gli ospiti del centro. Invito anche i consiglieri di opposizione a partecipare, per conoscere di persona le attività che lì si svolgono”.
“Stupisce – aggiunge il consigliere Angelo Petrillo (Lista civica Zingaretti) – che i consiglieri di opposizione abbiano votato contro un provvedimento che regolarizza e rende più sicura una situazione che il decreto Salvini rischierebbe invece di lasciare nel caos. Con il Registro dei richiedenti asilo, esaminato più volte da noi consiglieri nelle sedute dei Capigruppo, non solo si garantiscono i diritti di tutti, anche dei cittadini di Fiumicino, ma si rispettano i valori sanciti dalla nostra Costituzione. Non esiste infatti sicurezza senza garanzia dei diritti. Siamo orgogliosi invece che da oggi il Comune di Fiumicino abbia fatto un ulteriore passo verso il riconoscimento dei diritti di tutte le persone”.
“Dobbiamo intervenire – conclude Petrillo – per risolvere le storture di un decreto che non dà soluzioni. Noi siamo per un’immigrazione governata e un’integrazione positiva, per non creare invisibili e per non lasciare nessuno indietro, come ci ricorda l’articolo 2 della Costituzione”.