Qualcuno ci inciampa, altri li vedono come rifiuti fastidiosi. Poi c’è chi li raccoglie in auto o su un furgone per accenderci il camino o la stufa nelle giornate più fredde.
Ma nessuno finora era stato in grado di regalare un’anima a tutto quel legname trasportato dal mare sulle spiagge del litorale di Fiumicino, da Isola Sacra fino a Passoscuro.
Come Marco Milici, residente a Focene, noto sul territorio per i suoi dipinti raffiguranti gli scorci più belli del comune di Fiumicino. Da diverso tempo prende quei tronchi, li porta a casa e ci realizza delle vere e proprie sculture.
Nato a Cisterna di Latina il 16 maggio 1948, dopo aver terminato gli studi si è trasferito a Trastevere per poi arrivare a Focene, dove ha formato una bellissima famiglia e trovato la sua dimensione. Un ambiente ideale per sprigionare le sue doti artistiche, prima come pittore e poi come scultore.
In fondo Marco Milici è figlio d’arte, la sua passione gli deve essere stata trasmessa dal padre, non per volontà espressa ma proprio nel dna. Nonostante le necessità per qualche tempo lo abbiano costretto ad accantonare la vena artistica, il suo estro è rimasto immutato. Anzi, con il passare del tempo si è evoluto e migliorato.
A testimoniarlo, nella sua abitazione, ci sono tutti i suoi dipinti e le sculture che ha realizzato con i tronchi del mare.
“Il nostro territorio è meraviglioso – dice Marco – e solamente chi ha una grande anima è capace di accorgersi delle infinite emozioni che è in grado di regalare. Con questa stessa anima vado alla ricerca dei tronchi che fanno al caso mio. Una volta che li porto a casa, dove ho attrezzi e prodotti proprio per non rovinare il legno, non stravolgo niente. Porto alla luce solo quello che vedo in quel tronco e alla fine riesco a realizzare pezzi unici di valore”.
È emozionante vedere come Marco cura quei tronchi, proprio come se fossero esseri viventi. Le sue mani sono in grado di fare il miracolo, trasformare un rifiuto in un’opera d’arte. La sua collezione vanta moltissimi pezzi. Dai tavolini alle lampade, fino ad arrivare a dei centrotavola come un portafrutta e a lavori che incantano.
“Non mi fermo – racconta Marco – le ricerca dei giusti pezzi è quotidiana. Tanto che a Fiumicino alcuni residenti che vivono davanti al mare mi chiamano lo scultore e a volte mi mettono via i tronchi secondo loro adatti alla mia ricerca. Tutto questo mi fa davvero piacere”.
È una passione che Marco porta avanti con tutto se stesso e che per questo merita attenzione da parte di collezionisti e istituzioni. In una era in cui il tema del riciclo è particolarmente sentito, certe gesta andrebbero premiate e valorizzate. A iniziare da una mostra.
Per chi vuole ammirare i capolavori di Marco Milici c’è la pagina Facebook “Il Cacciatore D’emozioni”.