Giulio Mancini – Il Messaggero – 22.08.14
Ogni settimana sono a stretto contatto con almeno seicento soggetti a rischio, tutti passeggeri in arrivo dalla Nigeria e dalle zone africane. Eppure, al contrario dei loro colleghi impegnati nell’operazione “Mare nostrum”, non hanno a disposizione strumenti per la prevenzionee del contagio. Alzano la voce i poliziotti dell’aeroporto di Fiumicino. Accusano che il più grande scalo nazionale, hub d’accesso europeo dalle grandi città africane, non è sufficientemente attrezzato per contrastare i pericoli dell’infezione da febbre emorragica che terrorizzano tutto l’Occidente. “Di fronte a questo grave rischio siamo una frontiera di serie B” contesta Carlo Pelliccioni, vicesegretario regionale del Sap, sindacato degli agenti al quale gli oltre settecento colleghi in servizio al “Leonardo da Vinci” hanno affidato il compito di esprimere ansie e preoccupazioni. “Sono 108 i Pesi collegati con Fiumicino con almeno un volo settimanale. Di queste 19 sono africani e tra questi anche le regioni epicentro dell’epidemia di ebola. Dalla Nigeria arrivano tre voli settimanali: circa seicento passeggeri che entrano in Italia dallo scalo romano. “La sala arrivi Internazionali è di una inadeguatezza inaudita – denuncia Pelliccioni – passeggeri di ogni etnia transitano e stazionano in una zona carente sia per cubatura d’aria che per metri quadri. I colleghi dell’unità impegnata nel controllo documenti, quelli addetti ai servizi di piantonamento dei passeggeri fermati in attesa di vaglio e o di respingimento, gli agenti del fotosegnalarnento, sono tutti a rischio. La prevenzione è affidata ai singoli e manca un kit anti-contagio. Forse si pensa che l’aeroporto della Capitale sia una camera sterile”. L’appello del Sap ha fatto effetto ed i vertici della Polizia di Frontiera assicurano che saranno prese le contromisure. Già oggi sarà distribuito anche a Fiumicino un kit comprendente guanti, mascherina, occhiali in plastica e scafandro di carta. Inoltre, il dirigente medico effettuerà breafing quotidiani con gli agenti per insegnare il comportamento da ten-re e le precauzioni da osservare.
2014-08-22