L’idea del Mu.Na.R. (Museo delle Navi Romane) nasce dal proposito di ripristinare la funzione di quello già esistente in via A. Guidoni (Fiumicino) che, non rispettando le normative antisismiche vigenti, è chiuso da oltre 10 anni al pubblico. L’impossibilità di visitare il museo, unita ai continui ritrovamenti (ponte della Scafa e nuovi scavi di Ostia antica), impongono una soluzione di pianificazione strategica, politica e architettonica. L’area individuata, idonea ad assolvere questa funzione, è quella dell’ex centrale Enel di via del Faro, costruita da Riccardo Morandi nel 1954. Situandosi in una posizione strategica, facilmente accessibile da Roma, la nuova centralità si pone come perno culturale di una più ampia pianificazione che comprende il Parco archeologico-naturalistico del Porto di Traiano in relazione alla Riserva Naturale del Litorale Romano, mettendo i visitatori nelle condizioni di usufruire delle diverse funzioni che il museo offre: sale espositive che, oltre a ospitare la collezione del vecchio museo, garantiscono lo spazio per i nuovi e futuri ritrovamenti; laboratori, che offrono uno spazio adeguato e attrezzato per il restauro delle imbarcazioni; un’area per seminari e conferenze; una biblioteca tematica attrezzata che integra quella dell’adiacente Villa Guglielmi; servizi igienici e di ristoro e parcheggi coperti. Lo studio non poteva non impostarsi da un’analisi storica, sociologica e territoriale di Fiumicino e dell’Isola Sacra in particolare, con un occhio di riguardo al passato portuale che ha determinato, insieme ad altri fattori, profondi e radicali segni nel territorio che ad oggi si possono ancora individuare (si pensi al Lago di Traiano e al canale di Fiumicino, rispettivamente bacino portuale e fossa Traianea). Partendo dalla nascita della città di Portus, in relazione al ruolo di Ostia, e passando per la storia più recente che, quasi scandita dal progressivo “allontanamento” delle Torri Costiere verso il mare, dovuto alla geomorfologia dell’area del delta del Tevere, narra di un’evoluzione continua e senza sosta, si arriva fino ad oggi, in una situazione urbana importante nata prima con la bonifica idraulica e l’arrivo della ferrovia e poi proseguita con il boom demografico dovuto all’avvento dell’Aeroporto. Altri necessari approfondimenti sono stati fatti sul museo di via Guidoni per comprendere l’importanza e soprattutto le dimensioni dei reperti da spostare nel nuovo edificio e sulla centrale di Morandi, edificio importantissimo in evidente stato di degrado, tale da ritenersi opportuni immediati interventi.
Il Mu.Na.R. si pone come obiettivo quello di conciliare il passato portuale di Roma con un edificio di assoluta importanza storico-architettonica, come quello della Centrale di via del Faro, in un contesto ricco di valori culturali ma carente di attività e luoghi in grado di esaltarli.
(di Architetto Andrea Gratteri)