“Ciò che sta accadendo al Trasporto pubblico locale è inaccettabile. La gara d’appalto è stata latitante per anni e a oggi l’unica cosa che il Comune è stato in grado di fare è di decidere di sospendere la proroga del servizio, bloccando di fatto servizi aggiuntivi, servizi a chiamata e servizi complementari, con grave disagi per l’utenza delle frazioni più periferiche.
L’Ati composta da Seatour, Schiaffini travel e Rossi Bus dovrà quindi limitarsi ai servizi minimi, e questo nonostante non si sia ancora conclusa la procedura di gara in atto per l’assegnazione del Tpl. L’inefficienza del Comune dunque si tramuta in minori servizi per l’utenza e una paventata riduzione del personale per le ditte che attualmente svolgono il servizio. Danni sociali elevatissimi, sotto il profilo della vita quotidiana e sotto quello occupazionale.
Come Lega non possiamo accettare che un’Amministrazione che in 6 anni non è riuscita a formulare un bando di gara incontestabile, visto che già negli anni precedenti ha subito ritardi, ricorsi e annullamenti, metta a rischio la vita di decine di lavoratori e le loro famiglie, che ormai vivono stabilmente in questa città; lavoratori che rischiano di perdere tutte le garanzie acquisite nel tempo nel settore dei pubblici servizi.
L’eventuale affidamento diretto ad altra ditta dovrebbe trovare disponibile nell’immediato un’altra azienda con decine di pullman e un numero di dipendenti sufficiente a coprire un territorio come il nostro tra i più vasti d’Italia, E potrebbe far pensare ad una preventiva disponibilità già arrivata al Comune. Peraltro un servizio così organizzato, fosse anche per soli 6 mesi, non sarebbe ammortizzabile con i costi a meno di non avere una ragionevole aspettativa di continuare nel tempo. Un’ombra di mancata trasparenza che non vorremmo si addensasse sopra via Portuense.
Chiediamo invece di tutelare i lavoratori attuando la proroga, fare un bando che non presenti crepe, e arrivare ad una soluzione definitiva senza creare danni ai lavoratori e disagi all’utenza”.
Mauro Gonnelli, Stefano Costa, Vincenzo D’Intino