Dopo l’Autorità Portuale e l’Osservatorio Regionale sui Trasporti, è stavolta Legambiente a farsi alleata dei cittadini di Fiumicino alla ricerca del loro treno scomparso… dalla circolazione. L’importante associazione nazionale lo fa assieme allo stesso Osservatorio nel corso della presentazione della versione laziale del dossier Pendolaria 2018, che assegna l’ormai famoso Premio Caronte per i viaggi ferroviari più infernali, premio vinto per l’ennesima volta a livello nazionale dalla Roma-Lido, ma nel quale, sul podio regionale, quest’anno finisce anche la FL1 Orte-Fiumicino, che Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, definisce una “potenziale nuova metro per Roma” su cui si presenta invece “il drammatico spauracchio della TAV che peggiorerebbe la vita dei pendolari, su un tracciato dove invece bisognerebbe migliorare lo stato di viaggio attuale e prolungare i binari fino Fiumicino città, visto che ora finisce in aeroporto a poca distanza dalla quarta città del Lazio”, tramite, come si legge nel dossier, “una nuova stazione pur arretrata, rispetto alla precedente, che consentirebbe un significativo incremento del numero di viaggiatori per una serie di popolose località oggi costrette ad utilizzare pressoché esclusivamente il mezzo privato”, “risolvendo con due chilometri di ferrovia”, come ha commentato nella presentazione a Buongiorno Regione il presidente dell’ORT Andrea Ricci, “un problema di mobilità drammatico per quarantacinquemila persone”. Il dossier, incentrato quest’anno sulle “incompiute”, elenca come opere fondamentali, secondo le parole di Amedeo Trolese di Legambiente “La trasformazione in metropolitana dell’invivibile Roma Lido e Roma Nord, la rigenerazione della disastrata Roma Giardinetti in funzionale e moderno tram, la chiusura dell’anello ferroviario romano, il raddoppio dei binari, i prolungamenti delle poche metropolitane romane che bisogna portare tutte fuori dal raccordo, i tracciati da riattivare perché chiusi sciaguratamente come la Orte-Capranica-Civitavecchia o il treno per Fiumicino: tutti tasselli fondamentali per migliorare la vita delle persone di Roma e di tutto il Lazio”. Speriamo che queste parole siano di stimolo a superare quelle “resistenze di Rete Ferroviaria Italiana” ancora recentemente ricordate dal Sindaco in occasione dell’inaugurazione del treno monumento alla Torre Clementina, in un percorso virtuoso che finalmente inverta la tendenza degli ultimi anni in cui il gestore decide le opere ed il decisore politico si adegua, spesso finanziandole. Il dossier è reperibile su https://www.legambientelazio.it/pendolaria-caronte-2018/
2018-12-21