Dopo oltre dieci anni tornano “Le Traianee”, con un triplo appuntamento organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Fiumicino e dalla Sovrintendenza Speciale per i Beni archeologici di Roma, che si svolge all’interno dell’area archeologica del Porto di Traiano e che è inserito all’interno di “Metropolitana”, la manifestazione culturale estiva del Comune.
Si comincia il 6 luglio, ore 19.30, con l’attore Alessandro Preziosi impegnato nel recital “Il mestiere di amare”, un omaggio a Cesare Pavese. Il 12 luglio, sempre alle 19.30, sarà il turno di Alessio Boni e Marcello Prayer con “Amore scalzo”, un concertato a due per Piero Ciampi in anteprima nazionale. Chiuderà il 19 luglio alle ore 19.30 l’attrice Isabella Ragonese che leggerà il romanzo “La ragazza con l’orecchino di perla” di Tracy Chevalier.
Per l’occasione, alle ore 17.30, prima di ogni spettacolo, saranno organizzate visite guidate all’area archeologica del Porto di Traiano. Tutti gli spettacoli e le visite saranno gratuiti, fino ad esaurimento posti, previa prenotazione telefonando al numero 3668947766.
“Grazie a manifestazioni come ‘Le Traianee’ e alla preziosa collaborazione con la Sovrintendenza Speciale per i Beni archeologici di Roma – ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – l’area archeologica del Porto di Traiano torna a vivere e ad aprirsi alla cittadinanza e ai turisti. Lo svolgimento di eventi culturali all’interno di questa cornice suggestiva vuole essere un’opportunità unica, da non perdere, per tutti coloro che amano l’arte, l’archeologia e la natura”. “Grandi attori impegnati in performance imperdibili: l’organizzazione di un appuntamento come ‘Le Traianee’ – aggiunge l’assessore alla Cultura Daniela Poggi – è stata una sfida entusiasmante. I cittadini del Comune di Fiumicino non potranno che trarne vantaggio, assaporando l’arte alla luce del tramonto, circondati da bellezze archeologiche uniche al mondo”.
L’attore Alessandro Presiosi ha illustrato il recital che porterà in scena il 6 luglio al Porto di Traiano: “Potrebbe sembrare azzardato – spiega – fare un recital di poesie così caratterizzate nel contesto del ‘900 italiano in un luogo di questo tipo, ma sappiamo che c’era un legame fortissimo tra Cesare Pavese e la classicità. Lo spettacolo è un percorso attraverso stadi di un amore vissuto in maniera piena, consumato fino all’ultimo anche se non corrisposto. Il titolo è preso in prestito dal diario che aveva cominciato a scrivere durante il confino in Calabria, dove il piemontese Pavese aveva incontrato il Mediterraneo e il fascino del mare, che possiamo ritrovare al Porto di Traiano. È un percorso dalla giovinezza fino al gesto estremo, attraverso poesie, lettere, stralci di saggi. Sono profondamente legato alla scrittura di Pavese e, come sempre accade nelle letture, partecipo con il pubblico in tempo reale ai suoi stupori, alle sue gioie e alle sue sofferenze, fissate eternamente sulla carta. Ad accompagnarmi una selezione musicale, curata come la drammaturgia insieme a Tommaso Mattei, che spazia da Gorni Kramer a Stefano Bollani in un percorso mai scontato di ambientazione musicale”.
2014-07-04