Anci Lazio e Guardia Costiera coordinano la Consulta dei Comuni Costieri coinvolgendo la Regione Lazio
Ieri mattina presso la sede della Capitaneria di Porto di Fiumicino, si è riunita la Consulta dei Comuni Costieri del Lazio, in coordinamento tra Anci Lazio e Direzione Marittima del Lazio, con l’intento di analizzare e rendicontare le problematicità della stagione estiva trascorsa ed impostare così azioni correttive ed interventi organici, mediante la presentazione di proposte e progetti volti non solo a garantire una sempre maggiore sicurezza degli utenti del mare, ma soprattutto assicurare una migliore sostenibilità ambientale nello sfruttamento degli arenili e delle coste laziali.
Il Direttore Marittimo del Lazio, Capitano di Vascello Vincenzo Leone, nell’aprire ufficialmente i lavori della Consulta, congiuntamente all’Anci Lazio, ha da subito posto tre argomenti all’ordine del giorno, frutto di una ponderata e consapevole visione del territorio di giurisdizione, anche alla luce del pregresso lavoro di “Mappatura della Costa”, avviato lo scorso anno da parte di tutte le articolazioni della Guardia Costiera del Lazio. Il progetto in parola, a valle di un protocollo di intesa con Anci Lazio, aveva difatti consentito la messa a sistema di dati demaniali ed ambientali, desunti dai controlli esperiti lungo la costa e nell’entroterra, analizzati i quali è stato possibile realizzare uno strumento informatico dedicato, in grado di presentare una visione approfondita dell’intero territorio costiero.
Uno dei punti di principale interesse è risultato la condivisione della difficoltà di gestione dell’aumento della pressione antropica, durante la stagione balneare, che impone a volte insostenibili sforzi a fronte di risorse umane, strumentali e finanziarie non sempre sufficienti.
A tal scopo si è subito discusso della necessità di sostenere i comuni costieri, isole comprese, attraverso la definizione di interventi tecnico operativi, che, sotto il coordinamento delle Prefetture ed il sostegno della Regione Lazio, giunga a definire parametri di maggiore sicurezza e legalità lungo le coste.
Altro tema fortemente condiviso ha riguardato la necessità di assicurare una maggiore accessibilità agli arenili e al mare da parte di tutte quelle categorie che per differenti forme di disabilità o diversità non hanno la possibilità di goderne liberamente.
In ultimo la Consulta si è soffermata sul tema delle plastiche, in particolare non solo quelle raccolte in mare dai pescatori, ma anche quelle che arrivano sugli arenili dall’entroterra e soprattutto attraverso i fiumi, Tevere in particolare. Tutti hanno concordato la necessità di coordinare percorsi virtuosi, non solo dal punto di vista della raccolta fisica e relativo smaltimento, ma anche condividendo campagne di sensibilizzazione e diffusione di una cultura plastic free, soprattutto nei confronti dei più giovani.
I lavori della Consulta, che hanno visto l’efficace e appassionata partecipazione di tutti i 24 comuni costieri, hanno consentito al rappresentante della Regione Lazio di trarre spunti di grande interesse per il migliore funzionamento dei due Uffici di scopo – sportelli regionali, in corso di implementazione, dedicati rispettivamente alle Amministrazioni comunali laziali e alla politica ed attività legate al settore marittimo.
La Regione ha raccolto con estremo interesse le tematiche poste, al fine di predisporre interventi tecnico normativi maggiormente coordinati, onde sostenere l’impegno e lo sforzo delle varie amministrazioni locali coinvolte, sia lungo le coste che verso l’entroterra.
Si tratta dell’inizio di un percorso condiviso che, passando da ulteriori e futuri momenti di condivisione istituzionale, porterà alla definizione, entro la fine della prossima primavera, di interventi concreti propedeutici al buon andamento dell’estate 2019.