Lo scorso maggio l’Amministrazione comunale ha dato il via libera alla realizzazione di un nuovo plesso dell’ospedale Bambino Gesù di Palidoro per consentire di poter delocalizzare alcuni servizi in modo da rendere più funzionale e all’avanguardia la struttura. “La nuova realizzazione da edificare vicino al parcheggio multipiano permetterà di trovare una collocazione più consona a tanti servizi per migliorarne la fruibilità”, aveva commentato l’assessore comunale alla Strategia del territorio Ezio Di Genesio Pagliuca. Molti servizi come lo sportello bancario o l’edicola che sottraggono spazi all’attività sanitaria verranno spostati e il parco giochi sarà trasferito nell’area verde antistante il fabbricato servizi; inoltre è prevista anche la realizzazione della rete del gas metano.
Ma il progetto non è piaciuto ad alcune associazioni ambientaliste. Fai Lazio, Italia Nostra Lazio, Lipu Lazio, Wwf Litorale Laziale, hanno espresso la loro opposizione al progetto di ampliamento spiegando in una lettera le loro contestazioni: “Si sta procedendo con passi assai rapidi – scrivono le associazioni – così come avvenuto con la realizzazione dell’attiguo mega parcheggio a due piani, in cemento armato, realizzato a meno di 300 metri dalla linea di battigia con un intervento rapidissimo circa 10 anni fa e collocato sui importanti resti di una villa romana di età imperiale. Non mettiamo in dubbio che l’ospedale svolga una funzione irrinunciabile per il suo ruolo di presidio medico pediatrico prezioso per il territorio. Ma sarebbe proficuo per l’ambiente e per i pazienti inserire il potenziamento della struttura in ambito urbano, in una situazione di buon collegamento attraverso la mobilità pubblica, al di fuori di aree protette. Il progetto prevede ben sei livelli fuori terra e due volumi costruttivi, in contrasto con il paesaggio circostante e con la vocazione dell’area che è parte pregiata della Riserva Naturale Statale Litorale Romano. Ci auguriamo per il bene dell’ambiente e per la sostenibilità delle opere che il progetto venga rivisto e quindi localizzato in area urbana inserita nella rete della mobilità sostenibile e ovviamente non in area di forte pregio naturalistico, in cui deve rimanere ferma l’impossibilità di costruire”.
“Da parte dell’Amministrazione comunale c’è la massima apertura nei confronti del progetto di ampliamento presentato – replica l’assessore alla Strategia del Territorio Ezio Di Genesio Pagliuca – la proposta rispetta le indicazioni del Piano regolatore generale e i vincoli presenti. La conferenza dei servizi è in atto con tutti gli enti presenti per valutarne ogni aspetto. Non sarà certo la posizione di qualche scalmanato a invalidarlo con obiezioni, queste sì, non rispettose delle norme vigenti. Da parte nostra confermo tutta l’intenzione nel sostenere e di potenziare i servizi di un polo di eccellenza sanitaria che si trova nel territorio comunale”.