“Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’imprenditore Sergio Scarpellini, per il quale nutro sentimenti di simpatia che con gli anni sono diventati una amicizia anche se con rare frequentazioni, non possono diventare per la stampa e per i siti web una occasione per gettare fango sulle persone, con notizie false e tendenziose, al solo scopo di aumentare il numero di lettori o magari per altre finalità a me sconosciute. Come ho già detto nei giorni scorsi il mio legale ha provveduto a querelare il Corriere della Sera che titolava addirittura in merito ad una mia presunta iscrizione nel registro degli indagati, naturalmente in modo assolutamente improprio e falso, aggiungendo che sarei stato posto sotto indagine per un immobile concessomi ad uso gratuito, cosa ovviamente non rispondente a verità.
Peraltro lo stesso Corriere della Sera si è ben guardato dal pubblicare la rettifica immediatamente chiesta dai miei legali ai sensi della legge 47/1948 art.8, così di fatto impedendomi di dare un giusto ed immediato riscontro a tali calunnie come era mio diritto fare!
Intendo anche procedere contro chiunque, giornalisti e non, riporti informazioni non veritiere e lesive della mia immagine e della mia onorabilità con riverberi sulla mia attività lavorativa e professionale, utilizzando titoli e articoli che confondono la buona fede dei lettori senza la possibilità di replica e rettifica.
Personalmente non ho mai ricevuto nessun appartamento o altro da Scarpellini e tantomeno ho mai “goduto di un appartamento, senza pagare un euro”… come afferma una giornalista su Repubblica. E’ evidente che siamo di fronte a un’attività di pura calunnia che perseguirò con determinazione.
Altra è invece l’attività dell’Associazione dei Cristiano Popolari, che mi onoro di presiedere, e che opera a puro titolo di volontariato attraverso simpatizzanti e amici che condividendone gli ideali contribuiscono come possono e come credono alle attività.
Partendo dalla considerazione che l’ignoranza è un tarlo e la malafede una malattia, ricordo che riportare una notizia falsa è un reato senza scomodare il codice deontologico e la carta di Treviso. Voglio sottolineare, ancora un’ultima volta, lo zelo con il quale i Cristiano Popolari hanno operato nel pieno rispetto delle regole e della Legge in tutte le attività nelle quali sono stati impegnati. Il mio indirizzo politico alla segreteria amministrativa e organizzativa è sempre stato quello di essere in piena linea con le disposizioni normative. Per amore di chiarezza e trasparenza ricevo e condivido questa memoria informativa dalla Associazione Cristiano Popolari sulla vicenda dell’accordo con la Milano 90.
Mario Baccini non ha mai usufruito di alcun immobile di proprietà di Sergio Scarpellini e delle sue ditte. L’associazione dei Cristiano Popolari ha usufruito di un ufficio in comodato gratuito dalla società Milano 90 secondo le seguenti modalità : in data 15 ottobre 2012 è stato stipulato tra la Milano 90 e l’Associazione dei Cristiano Popolari nella figura del suo tesoriere, un contratto di locazione per comodato gratuito per un ufficio a Roma sito in piazza Cavour 25. Tale ufficio utilizzato dalla data 15 Ottobre 2012 alla data 30 Giugno 2013 (8,5 mesi) è stato iscritto a titolo di contributo ed erogazione liberale alle spese connesse alla attività politica del movimento (dichiarazione ex Art 4 legge 18/11/1981 n. 659), ed è stata inviata alla Presidenza della Camera dei Deputati come previsto dalla legge per la rendicontazione delle spese in periodo elettorale. All’immobile è stato dato un valore seguendo i criteri dell’Agenzia delle Entrate così suddiviso: dal 15 Ottobre al 31 Dicembre € 7.500 e circa 18.000 € per il periodo dal 1° Gennaio 2013 al 30 Ottobre 2013, somme dichiarate nei bilanci dell’associazione. Il contratto di locazione è stato registrato presso l’Agenzia delle Entrate in data 31 Ottobre 2012 con ruolo n. 6922 sez. 3.
La Raccomandata A/R ( n. 14369534398-1) è stata spedita alla Presidenza Camera dei Deputati il 29 Novembre 2012.
Mario Baccini